Il governo, in accordo con l'INPS, ha varato un maxi piano di verifiche sulle pensioni di invalidità. Il decreto attuativo è stato pubblicato sulla gazzetta ufficiale il 4 marzo. L'intento è quello di scovare titolari di assegno che però godono di ottima salute e di mettere ordine nella crescita tumultuosa della platea di invalidi civili, aumentata di oltre il 28% in quattro anni. L'argomento è affrontato oggi 16/3 in un articolo su Il Sole 24 Ore a pagina 7. Si descrivono le metodologie dei controlli che verranno effettuati e viene riportata una tabella con i vari capoluoghi di provincia per ognuno dei quali si indica il numero delle pensioni nel 2008, i beneficiari ogni 1.000 abitanti, la variazione del 2008 sul 2004 e la percentuale dei controlli che verranno effettuati.
Dispiace dover notare che la nostra provincia di Pavia è quella, a nord degli Appennini, con la maggiore incidenza di invalidi su 1000 abitanti, ben il 43,7% con un incremento del 32,7% ed una percentuale di controlli che sarà del 10,8% (Milano ha rispettivamente il 25%, il 28,2% e i controlli riguarderanno il 3,3%).
La notevole incidenza degli invalidi civili ogni 1.000 abitanti registrata nella nostra provincia si presta a facili considerazioni, specialmente considerando che è superiore a quella di altre cittadine del sud ritenute "sospette": Pavia è al 27° posto in Italia, e precede, fra gli altri, Palermo (29°), Ragusa (34°), Trapani (37°), Agrigento (45°), Caserta (53°), Catania (76°), Matera (77°), Olbia (102°), tutte città con una incidenza minore.
Probabilmente se fosse disponibile il dato disaggregato della provincia si avrebbero sorprese ancor maggiori, dato che certamente nella città il fenomeno avrà una incidenza minore rispetto al resto della provincia.
Questo è certamente un chiaro indizio di qualcosa che non và. Certamente deve esserci stato un fenomeno che ha facilitato questa stortura; non mi interessa parlare di lecito o illecito, o che siano state concesse pensioni in cambio di qualcos'altro: quello che ritengo importante è sottolineare che una incidenza così forte delle pensioni di invalidità sul numero degli abitanti segnala una forte anomalia. Forse qualcuno ha pensato che concedendole contribuisse allo sviluppo del territorio ed al benessere dei suoi abitanti. Nulla di più sbagliato. Ha solo impoverito lo Stato sottraendogli mezzi che potevano essere usati per l'intera collettività (servizi come polizia, carabinieri, vigili del fuoco, scuole, università, ricerca, sanità, esercito, giustizia ecc) e quindi contribuito al suo degrato e impoverimento a livello sia centrale, sia locale. La pensione di invalidità concessa a larghe mani non crea benessere duraturo, non crea benessere diffuso nè fra le persone, nè fra appartenenti a generazioni diverse. Crea solo malgoverno e ritarda, o rende difficile, un sano sviluppo.
Sarebbe veramente una grande innovazione se ce ne ricordassimo in sede di voto: per abbandonare coloro che sono ricorsi a questi espedienti per aumentare il loro "potere" raccogliendo voti di "gratitudine". Lo sviluppo è fatto da politiche attente volte a creare posti di lavoro, a snellire la soffocante burocrazia, a dare una istruzione competitiva alle nuove generazioni, a realizzare infrastrutture, a sostenere con efficacia chi ha veramente bisogno.
lunedì 16 marzo 2009
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Egregio Ministro,
RispondiEliminasarò breve.
Mia madre è stata trapiantata di midollo. L’esito è stato positivo, con conseguenze devastanti a causa delle terapie (aspergillosi polmonare, incontinenza, epatite, colite cronica ecc).
La commissione medica le ha confermato l’invalidità del 100%, senza nessun aiuto economico (pensione d’invalidità) né di personale qualificato (accompagnamento).
Il tutto grava su di me e mia sorella, che ovviamente non possiamo essere neanche minimamente retribuite (legge riguardo amministratore di sostegno).
Mia madre ha lavorato tutta la vita per ottenere una pensione troppo modesta (in qualità di insegnante) per tutto l’impegno svolto, ed ora si ritrova in queste condizioni, senza nessun aiuto, mentre ci sono i tossicodipendenti con vitto e alloggio pagati dalle nostre tasse e a loro il lavoro e la paga non manca (per non parlare delle “invalidità mentali”).
Fate qualcosa: tenete a mente che in questo paese la maggior parte della gente è anziana, molti fra loro sono in grossissime difficoltà anche peggiori di nostra madre e sono ancora decisi a recarsi alle cabine elettorali quando se ne presenta l’occasione.
Distinti saluti
FD
Trieste
E' una vergno vanno a toccare anche le persone che lo sono veramente invalide e si trovano all'improvviso ridotta l'invalidita e tolta l'indennità di accompagnamento.
RispondiEliminaperchè i ministri non si riducono un pò i loro stipendi! visto che noi dobbiamo vivere con pochi euro al mese mentre loro vivono con mensilità esagerate!
A queste elezioni nessuno dovrebbe presentarsi, per fare una protesta clamorosa! perchè spendere tanti soldi per le elzioni e non riducono il numero dei parlamentari che sono alla camera.
RispondiEliminaSi devono vergognare di predere tanti soldi al mese .
Piacerebbe a tutti stare al governo , a loro non brucia la fronte per vedere come sbarcare il lunario a fine mese.
il ministro franceschini dice che è solo un fatto psicologico non arrivare a fine mese, forse per lui.
lo dica a quelli che sono in cassa integrazione o a quelli che con il mensile veramente non arrivano a fine mese.
Pechè loro per prima non danno l'esempio di ridursi le mensilità.
Non andate a votare questo è il mio monito!
ciao a tutti ha ragione la persona che ha scritto che non dobbiamo andare a votare dovremmo fare tutti questa protesta e dimostrare ai signori ministri la realta di come si vive oggi cercando di fare i salti mortali senza nemmeno arrivare a fine mese con lo stipendio. il sig franceschini ha detto che e solo fatto psicologico beato lui che pensa questo come si vede che non hanno problemi questi signori
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