Si è tenuta a Mortara il 14 febbraio, e ieri 6 marzo a Mede, una rievocazionbe della vita delle mondine. Potrebbe essere una interessantissima iniziativa da riproporre anche da noi. Infatti anche la valle Staffora ha conosciuuto in modo importante quel fenomeno, oggi pressochè dimenticato, che vedeva tantissime donne migrare verso la Lomellina per fare la stagione di lavoro. Venivano pagate (poco) sia in denaro, sia in natura: da questo hanno tratto origine i piatti tradizionali a base riso.
La presentazione, come sotto riportato, è realizzata in collaborazione con l'Ecomuseo del paesaggio lomellino: ecco un ulteriore esempio che certifica come una struttura museale possa essere materia viva, che racconta, che interessa, che coinvolge il pubblico, non solo locale, nel rievocare tempi non troppo lontani quando la miseria costringeva ad una vita di fatica e privazioni. E magari aiutarci a capire meglio la situazione di coloro che oggi raccolgono pomodori, arance ecc ...
Vuole la nostra biblioteca raccogliere l'invito e riproporre anche da noi questa testimonianza ?
Il 14/2/2009 alle ore 21 a Mortara, presso Palazzo Cambieri (corso Garibaldi 48)
Il Villaggio di Esteban presenta la tesi di Monica Masini “Il mondo delle risaiole attraverso i diari delle Suore Pianzoline (1919-1929)".
L'iniziativa è firmata oltre che dal Villaggio di Esteban anche dall'Ecomuseo del paesaggio lomellino ed è realizzata con il patrocinio dell'Assessorato alla Cultura e della Biblioteca Comunale.
La presentazione della tesi verrà esposta dall’autrice, Monica Masini, seguendo la traccia proposta dal giornalista Umberto De Agostino, direttore dell’Ecomuseo. Sono previsti interventi recitativi di Marisa Palombella, musiche eseguite da Jacopo Marchesi e proiezione di immagini gentilmente fornite dalle Suore Pianzoline e da Guido Giacomone.
E' stata una scoperta interessante quella di Monica.
Ben 190 diari gelosamente custoditi presso le suore Pianzoline mortaresi hanno permesso a Monica Masini di ricostruire la vita delle risaiole (altrimenti conosciute come mondine o mondariso), forestiere e locali nel periodo che va dal 1919 al 1929.
E dallo studio delle loro testimonianze è nata una tesi universitaria con la quale si è laureata con il massimo dei voti presso l'Università Cattolica di Milano.
Nella tesi si racconta di come le suore porsero assistenza soprattutto alle mondariso "foreste" che dalla fine di maggio giungevano in grande numero per i lavori agricoli nella nostra terra.
Ma i diari raccontano anche del clima politico di quel periodo, le fasi del primo dopoguerra, il biennio rosso e poi la presa del potere del fascismo, e, naturalmente, presentano una panoramica approfondita delle nuove necessità igenico sanitarie delle mondariso, le cure sanitarie del periodo, la gestione della vita in comune e i problemi di morale e religiosi che si posero.
È' un modo per vedere con occhi diversi una pagina di storia locale per "...riconoscere la storia per quello che è: lo straordinario concatenarsi della vita delle persone che sono venute prima di noi..."
Suggerisco di fare una puntata sul sito dell'associazione Il Villaggio di Esteban : io l'ho trovato molto .... intrigante, in specie per le attività dei ... lunatici !
domenica 7 marzo 2010
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