Il Direttore de Il Periodico, Alessandro Disperati, mi ha gentilmente concesso un'intervista sull'ultimo numero del suo giornale. E' reperibile in edicola e presso altri locali della zona, gratuitamente. Fra le numerose altre notizie, questo il testo della mia intervista:
1) Qual'è il suo giudizio sull'amministrazione Corbi?
Anzitutto va premesso che ha ereditato una situazione alquanto difficile, situazione che forse non conosceva appieno per non aver partecipato e ben conosciuto il pressappochismo dei predecessori. La situazione economica è estremamente tesa ed il magrissimo ricavo della privatizzazione delle terme quasi tutto già speso. Questa amministrazione sembra sia partita con il preciso intendimento di dare un segno distintivo, in specie sotto l’aspetto culturale. Dispiace un poco constatare una non piena volontà/capacità di trasparenza: la comunicazione con i cittadini e con i consiglieri, almeno quelli di minoranza, non brilla di intensità. Ciò che è conosciuto dipende principalmente dalle interviste concesse a Il Periodico e a La Provincia, piuttosto che alla instaurazione di un regolare dialogo con il paese.
2) Mi sembra, ma mi corregga se sbaglio, che c'è più feeling tra lei e questa amministrazione rispetto a quelle targate Berogno e Deantoni.
Non sbaglia, ma tenga conto che l’amministrazione uscente aveva dato tanti e tali segni di indecenza amministrativa da far brillare qualsiasi altra.
3) Cosa ne pensa dello spostamento della biblioteca nel centro Diviani?
Avrei preferito, ed anche l’attuale amministrazione, ubicarla nell’edificio di piazza Spadolini che attualmente ospita le scuole elementari. Poi sono subentrate difficoltà burocratiche dovute al fatto che, accentrando tutte le scuole salicesi al Diviani, avremmo avuto le nostre scuole in territorio rivanazzanese: questo fatto avrebbe reso possibile che i bambini residenti a Salice avrebbero potuto essere destinati ad altre scuole del comune di Rivanazzano, ipotesi ritenuta indesiderabile.
Alla luce di questa difficoltà, e del fatto che la sede della biblioteca in via Diviani era piccola e fatiscente, concordo con lo spostamento deciso. E’ vero che la struttura viene così a trovarsi defilata dal centro, ma si deve comunque ten conto che Salice non è Milano e una bella sede, confortevole, spaziosa, con servizi igienici decorosi, con aria condizionata, val bene 200 metri in più di strada. Ora l’importante sarà il riempire di contenuti una sede rinnovata negli spazi: contenuti che non dovranno essere solo libri, ma manifestazioni, conferenze, internet, corsi, proiezioni ecc.
4) Cosa auspica lei per il Diviani?
Quello che sopra accennavo: il motore culturale e ludico di Salice, per gli abitanti e per gli ospiti. Uno spazio che dovrà riuscire a coniugare cultura con divertimento, informazione con socialità. Attribuisco notevole importanza alla capacità che dovrà dimostrare di attirare, interessare ed intrattenere i giovani e gli anziani.
5) Si vocifera di uno spostamento del mercato settimanale? A suo avviso quale sarebbe la zona ideale per il mercato a Salice?
Già quando il mercato settimanale del sabato si svolgeva al centro 2, proposi all’allora sindaco Deantoni di spostarlo in piazza Spadolini e di affiancare ai banchi “storici” quelli di produttori locali. L’intento era quello di trasformare il nostro mercato in una iniziativa capace di attirare parte del flusso di auto che il sabato mattina risale la valle Staffora per recarsi nelle varie località a trascorrere il fine settimana. Ovviamente quindi sono d’accordo per abbandonare l’attuale allocazione, probabilmente la peggiore possibile, per un’area più grande, con eccellenti possibilità di parcheggio e di incremento dei banchi.
6) A questa amministrazione cosa vorrebbe chiedere?
Di spingere sull’iniziativa di costituire un eco museo a palazzo Pedemonti Malaspina: sappiamo che si stanno muovendo, ma la realizzazione è complessa e i tempi non potranno essere brevi: per far giungere a compimento il progetto entro la legislatura occorre procedere a tappe forzate. Poiché credo fortemente in questa realizzazione, ho detto e confermo che darò all’amministrazione, nel limite delle mie capacità, il massimo della collaborazione.
7) Cosa ne pensa delle dimissioni di Graziella Zelaschi?
Forse è indelicato da parte mia esprimere commenti, ma credo di poter osservare che quella lista era partita con un errore di fondo, ovvero il voler coniugare il vecchio con il nuovo: il rischio era di non essere né carne, né pesce. Le dimissioni (e mi è dispiaciuto) di Graziella sono state le seconde ad interessare il gruppo e credo di essere facile profeta nel pensare che non saranno neppure le ultime. Verranno in consiglio nuove energie, e questo è certamente positivo.
8) E della nascita della squadra 'Giovani Oltre'?
Conosco solo alcuni dei giovani fondatori dell’iniziativa. E’ comunque indubbio che ogni qualvolta prende vita un gruppo che desidera fare attività culturale, nel senso più ampio del termine, si tratta di un momento importante per la crescita del paese nel suo insieme. Purtroppo devo constatare che spesso si sono avute prove, nella cittadinanza, di scarsa capacità di esprimere socialità: una nuova associazione, già per il solo fatto di nascere, è una buona e lodevole notizia.
9) Un consiglio che si sente di dare al sindaco Anna Corbi?
Non un consiglio, ma un parere: dovrebbe essere più comunicativa, più coinvolgente con tutto il paese. Penso a quanto sarebbe bello se ogni concittadino fosse a conoscenza, in ogni momento, di ciò che l’amministrazione sta facendo. Stimoli la partecipazione, ci sono tante energie inespresse: il nostro paese non può permettersi il lusso di sprecarle.
10) Un progetto che le piacerebbe vedere realizzato a breve?
Oltre all’accennato museo, credo che dovrebbe porre in essere una serie di iniziative per stimolare il turismo nel nostro comune. A solo titolo di esempio potrei citare l’area di sosta per camper a salice, manifestazioni florovivaistiche a Godiasco (paese e parco), approntamento sentieri, aree ciclo pedonali, ecc. Importante è anche affrontare, dopo i tanti discorsi del passato, l’argomento delle barriere architettoniche, sia a Godiasco, sia a Salice. Credo anche che sia giunto il momento di organizzare un asilo nido nel nostro paese che mi sembra stia vivendo un piccolo boom demografico. Riterrei importante anche indire una riunione ogni 1 o 2 mesi con la cittadinanza per raccontare cosa sta facendo l’amministrazione al fine di coinvolgere informando.
lunedì 1 marzo 2010
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