martedì 25 ottobre 2011
Giovane è Rock, vecchio è Lento ?
Ho trovato nel sito del nostro comune uno scritto che sembra farina del sacco di Adriano Celentano.
Uno scritto anonimo (nel senso di non firmato), ma attribuibile senza difficoltà alla penna del sindaco.
In esso si definiscono e attribuiscono patenti di "vecchio" e di "giovane" con una discreta dose di arbitrarietà: la rinnovata piazza della Fiera di Godiasco è "giovane", dal che si deduce che le critiche sono, sic et simpliciter, "vecchie";
Giovane è anche la manifestazione SALICEDORO (ma in questo caso manca il vecchio perchè è la prima cosa che viene organizzata a Salice, eccetto i mercatini che, più che vecchi, sono stantii).
Sembra poi che tutto il componimento sia il preludio per un finale che parla del parco di Salice: promette che non verranno abbattute le 200 piante identificate come malate (e da abbattere) dal servizio fito patologico della Regione se non dopo averne piantate altrettante. A prima vista sembra un discorso ragionevole, ma mi è stato spiegato che molte si sono ammalate perchè rese deboli dal poco "spazio vitale" di cui disponevano e troppo poco distanti fra loro in caso di malattie infettive (di cui anche gli alberi si ammalano e muoiono). Non abbattere in un ragionevole lasso di tempo le piante malate (ma molte sono già morte) espone a pericolo di contagio quelle vicine e costituisce una bruttura alla vista. Se proprio dovessimo dividere il mondo in vecchio e giovane, in nero e bianco (ma in realtà il mondo è solo una infinita gamma di grigi) il voler conservare acriticamente degli zombie vegetali è sicuramente vecchio.
D'altra parte l'ingente piano di abbattimento è la diretta conseguenza di circa venti anni di mancata manutenzione, di mancate cure, di mancate potature, di mancati abbattimenti. Il fare tutto insieme è certamente più laborioso e costoso, ma è lo scotto all'incuria che le piante hanno subito per lo scarso interesse dimostrato negli anni dagli amministratori del comune e delle Terme (sono private da soli 4 anni).
Inviterei il poco anonimo estensore a lasciare agli addetti ai lavori la decisione di ciò che è opportuno fare per la cura del parco e di dedicare le proprie energie alle tante altre cause degne che, purtroppo, non mancano.
Casomai, se giustamente si sente interessato alle sorti dello storico parco, operi perchè vengano reperite le risorse per fare ciò che deve essere fatto: abbattimenti, cure, progettazioni, piantumazioni, manutenzione.
E gliene saremo tutti molto grati.
Questo lo scritto reperibile sul sito comunale:
La vecchiaia e la giovinezza non sono solo fatti biologici ma anche e soprattutto stati mentali.
Quando i ricordi del passato occupano la nostra mente e la nostalgia nonché il vagheggiamento dei tempi andati sono i sentimenti dominanti nel nostro animo, siamo vecchi!
Quando l’immaginazione del futuro, l’ansia e il desiderio del nuovo ci fanno
ancora fremere e sognare, siamo giovani!
Questi atteggiamenti non sono solo personali ma anche collettivi e una comunità è vecchia quando non riesce a progettare e a “vedere” il nuovo rimanendo legata alla consuetudine o, peggio, a ciò che era!!!
Rimanere legati al passato fa male perché impedisce di essere cittadini del proprio tempo, vedere i cambiamenti, comprendere quali sono le nuove esigenze che nascono e quali sono, invece, i bisogni e gli aspetti che muoiono.
Rimanendo estranei al proprio tempo ci si condanna all’emarginazione e all’isolamento e non a caso ai vecchi questa società dedica le cosiddette case di riposo; in queste, però, vivono solo i vecchi in senso anagrafico mentre i vecchi – giovani sono in mezzo a noi e parlano, portando in giro il loro pensiero da vecchi che, nel caso migliore, condanna all’incomprensione di ciò che accade e, nel peggiore, alla esaltazione del passato, sterile e improduttiva.
Il passato ha questo di positivo: che non si ripete e che non si deve ripetere, come le fasi della nostra vita; e come nel giovane c’è il bambino che fu, nel tempo attuale c’è quello passato; in questo è il significato del passato: nell’essere il presupposto di ciò che siamo!
A Godiasco, LA PIAZZA DELLA FIERA RINNOVATA e in via di completamento, rappresenta il nuovo e il giovane: un volto attraente che Godiasco merita, all’ingresso della Valle Staffora, fino ad oggi piazza della Fiera è stata una piazza – posteggio dove nessuno, eccezion fatta per l’acquisto del pane e della focaccia, si è mai fermato continuando spedito, su per la valle, senza strumenti semaforici verso la Chiesa ed il Comune, luoghi pubblici al servizio della collettività per eccellenza, per
l’attraversamento dei cittadini che hanno, nel passato, già pagato il loro
contributo di sangue e di invalidità permanente.
A Salice Terme, SALICEDORO, un evento culturale di qualità pensato per l’arte, la cultura, a favore di giovani talenti, rappresenta il nuovo e il giovane. Non toglie alcunché a ciò che già accade nella nostra ridente località e, invece, rappresenta un valore aggiunto anche per gli operatori economici e commerciali privati, oggi quando il Comune non è più proprietario delle Terme di Salice (dal 2005) e deve perseguire politiche economico – sociali da ente pubblico.
A Salice Terme, IL PARCO, rappresenta la maggiore ricchezza ed attrazione della località; di proprietà delle Terme e, quindi, privato, è aperto all’uso pubblico grazie ad un accordo del Comune con la Società per Azioni delle terme.
Esso è sede di molte attività ludico – ricreative – sportive ed altre ne
verranno come il parco – avventura nella zona alta della pineta a sud – est.
IL PARCO – AVVENTURA, rispettoso della natura e dell’ambiente, rappresenta il nuovo e il giovane e permetterà un esercizio ludico – sportivo di grande interesse.
IL PARCO è un sistema vivente e le piante che lo popolano nascono, crescono e muoiono; e tutto ciò è naturale. Quando una pianta muore, dispiace, certo meno della morte di un uomo, ma il punto centrale è un altro: NE ABBIAMO PIANTATA UNA NUOVA CHE INTANTO CRESCE e rappresenta il nuovo e il giovane? E’ essenziale costruire un circolo ininterrotto di nascita e morte, perché quest’ultima sia meno dolorosa,
come per noi uomini, che siamo contenti quando lasciamo dopo di noi i nostri figli.
In un PARCO non si può procedere né si procederà all’abbattimento di 200 piante; in tale modo sostituiremmo al PARCO un deserto!
La sostituzione delle piante dovrà essere graduale e ad ognuna che morirà bisognerà contrapporre una nuova che sarà piantata e vegeterà al posto della vecchia secondo un piano pluriennale, ben pensato
La foto rappresenta un'immagine del Parco Giardino Sigurtà, una meraviglia a Valeggio sul Mincio VR, dove la progettazione del verde e la manutenzione sono ai massimi livelli
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che "PIPPONE" megagalattico e prolissamente filosofeggiante al limite dell'autoreferenziazione e autoincensamento.
RispondiEliminaChi scrive gli ( o le ) piace sentirsi, ascoltarsi, leggersi.
Chi legge invece deve fare uno sforzo non da poco pe tenere il ritmo e il filo del discorso.
Ma chi lè chi lù?
Ma chi lè li lè?
Come diceva una vecchia e bellissima canzone
" parole, parole, parole ..."
La piazza della fiera era un posteggio solo per pane e focaccia?
Mentre adesso oltre al pane e alla focaccia i turisti incantati si fermeranno a gustarsi anche una bella sorsata d'acqua fresca dalla nuova fontanella ( sperando di non lavarsi i pantaloni della festa -causa schizzi-) sedendosi sulle innovative e comodissime panche futuristiche e costosissime ( sicuramente non saranno oggetto di furto dato il loro peso ).
La vecchiaia e la giovinezza sono solo fatti biologici.
Gli stati mentali ( come l'anonimo/a) li chiama, si valutano invece con ben altra metodologia di giudizio.
L'educazione, prima di tutto, la modestia, il buon senso, il rispetto degli altri e delle altrui esigenze, in poche parole un comportamento degno di chi si propone agli altri e non con sfoggio giornaliero di saccenza.
Punto. Adesso esco e vado a rivedermi la nuova piazza ( al BUIO ).
Com'era:
RispondiElimina...."nessuno, eccezion fatta per l’acquisto del pane e della focaccia, si è mai fermato continuando spedito".....
Com'è:
...."nessuno si è mai fermato continuando spedito.."
A parte la battuta sul "com'era" - "com'è"....sul resto meglio calare un velo pietoso.
a parte la pazza della fiera NUOVA e RINNOVATA, quando vedremo le strade limitrofe NUOVE e RINNOVATE? cioè, per meglio intenderci, strade con marciapiedi degni di cotanto nome?
RispondiEliminaL'altro giorno nella nuova piazza ho assistito e purtroppo non lo ho potuto filmare, una coppia la cui signora, in carrozzina, non riusciva a scendere prima e risalire poi l'opposto marciapiede.
Cosa si può mai pensare di fronte a una situazione del genere?
Mi sono vergognato e ho dato il mio piccolo aiuto per la fatidica attraversata di strada.
Mi sono scusato a nome di un comune che non ha nelle proprie finalità l'interesse del più debole.
Ma si sà, occhio non vede .... cuore non duole.
Ma io voglio far male e denuncerò sempre questa mancanza di coscienza , questa mancanza di civiltà, questa mancanza del rispetto degli altrui diritti.
Anche di coloro i quali entreranno in valle e vedranno la bellissima piazza nuova e rinnovata.
Altro di nuovo non ce né e di rinnovato anche.
Speriamo solo che qualcuno riesca a smuovere il VECCHIO e l'ignoranza che si annida nel palazzo di fronte.
La civiltà ed il progresso si misurano anche dalle piccole cose e dalle piccole cose possono nascere le grandi opere.
Non viceversa.
Ma tant'è... qualcuno/a assiso/a lassù non ha tempo per queste piccolezze.
Speriamo solo che non abbiano in mente di rifare NUOVA e RINNOVATA anche l'ultima piazza di Godiasco rimasta a loro disposizione: piazza del Mercato dopo il rinnovo di piazza Fiera e la chiusura-apertura -chiusura della Piazza Alesina.
altro che rock o lento. Lì siete ancora alla mazurka
RispondiEliminaSB