lunedì 24 ottobre 2011
... ma l'esperto chi è?
Ricevo e tal quale pubblico (lo scritto integralmente, le foto solo 3 su 35):
Caro Alberto,
quando ,nel mese di Giugno,sono stato interpellato dalle Terme S.p.A.,per interessarmi del parco di Salice,per verificare se e come era possibile intervenire con un piano di risanamento,ho accettato con riserva,valutando il lavoro che mi si presentava davanti come estremamente delicato e importante dal punto di vista professionale e dal punto di vista pratico.
Detto questo,mi sono subito attivato,e la conclusione della mia indagine fito-patologica,cioè la verifica dello stato di salute delle piante del parco ha evidenziato circa 200 piante da abbattere. Alcune perchè già morte,altre perchè con il destino segnato,ed altre perchè estremamente vicine tra di loro,per cui si crea una competizione di luce e di spazi vitali,che pregiudica gravemente gli esemplari migliori.
Però la mia perizia non era sufficiente per giudicare con imparzialità la situazione,ho chiesto alle Terme di avvalersi di una perizia ancora più autorevole della mia,cioè di rivolgersi all'Ufficio Fitopatologico della Regione Lombardia,ufficio preposto a valutare lo stato di salute e di pericolosità ( in alcuni casi ) delle piante.Questo ufficio rappresenta la massima autorità nei casi di valutazione fito-patologica.
L'ufficio di cui sopra,da me interpellato per conto delle Terme S.p.A. ha accettato di occuparsi del parco ed insieme al dott. Tantardini,il sottoscritto ha monitorato pianta per pianta del parco e valutato insieme caso per caso,attribuendo ad ogni esemplare un destino che va dall'abbattimento ( bollino rosso ),alla pulizia del secco ( bollino giallo ) alla potatura di contenimento (bollino verde ).
Solo per l'abbattimento sono risultate 220 piante.tralascio per brevità gli altri dati del bollino giallo e del bollino verde.
Le Terme hanno prontamente dato inizio alla richiesta di tutte le procedure di permessi e di autorizzazioni che sono necessarie per l'abbattimento sia alla Sovrintendenza delle Belle Arti,sia alla Forestale ecc.ecc.
Ovviamente per problemi di bilancio,questi interventi sono programmati in diverse fasi, ciò dipende dalle risorse che l'ente proprietario metterà a disposizione.vola per volta.
Naturalmente tutto ciò deve avere il nulla- osta anche dal Comune di Godiasco in quanto ancora proprietario del parco per il 47% e in quanto perchè si opera in territorio del Comune e perciò di competenza Comunale.
Il sottoscritto,prima di accettare operativamente l'indagine di cui sopra,chiese al Comune ed alle Terme la presenza congiunta insieme al sottoscritto ed al dott. Tantardini anche di un rappresentante del Comune ( dell'ufficio tecnico ) per fare insieme ed in maniera condivisa la perizia.Mi fu risposto che non era necessario,anche se io ritenevo che il proprietario al 47% di un bene come il parco avesse tutto il diritto di partecipare in prima persona e rendersi conto di come stavano le cose.
Bene ,ora sembra che un tecnico Comunale,stia periziando pianta per pianta il lavoro fatto e dando in alcuni casi ( due ) parere difforme e diverso dalla perizia.Ora io mi chiedo,ma se il Comune di Godiasco ha tra i suoi dipendenti un tale esperto in patologia vegetale in entomologia ed in botanica,ma perchè non lo ha detto prima ? avrebbe sicuramente evitato uno spreco di energie e di risorse alle Terme ,al sottoscritto e,cosa assai più importante all'Ufficio Fitopatologico della Regione che è la massima autorità in materia.
Per questo mi sono permesso di inviare all'Ufficio tecnico del Comune una prima serie di fotografie ( ne seguiranno molte altre se non si avranno risposte adeguate ) di piante molto compromesse di due viali alberati Viale Perosi e viale Mangiagalli,con la speranza che l'ufficio preposto le faccia verificare dal tecnico-botanico-fitopatologo ecc.ecc.e ci dica cosa intendono fare.
Saluti Luciano Benedini
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