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sabato 11 febbraio 2012

Chi ricorda il concorso ippico?

Si è fatto un gran parlare in questo ultimo periodo, qua sul blog, del parco di Salice Terme.
Stranamente mi sembra che nessuno abbia menzionato il concorso ippico che vi si teneva, il secondo in Italia poer anzianità dopo quello di Roma.
Mi viene quindi naturale riportare la relazione svolta dall'allora assessore Roberto Serra in un consiglio comunale dell'ottobre 2008 proprio sull'argomento concorso ippico.
A puro titolo di cronaca ricordo che non condivisi l'analisi fatta sulla fine della manifestazione e le relative responsabilità.
La cittadinanza si è dimenticata della cosa? Gli operatori commerciali che richiedono visibilità per il nostro paese cosa ne pensano? Siamo prossimi ad un referendum per cambiare nome al comune e recuperare per quel tramite un poco di notorietà. Non sarebbe stato il caso di fare qualche sacrificio per non gettare alle ortiche una tradizione così antica? Gli  attuali amministratori non presero alcuna posizione quando si trattava di chiedere che il concorso non venisse abbandonato; forse allora non pensavano ancora di candidarsi anche se mancavano solo 8 mesi alle elezioni: chissà ora  cosa ne pensano.


Questa la relazione:

Salice Terme, 19 settembre 2008
Oggetto: Richiesta di consiglio straordinario.
I sottoscritti consiglieri comunali sono a chiederle di voler convocare un consiglio straordinario avente ad esclusivo punto all’ordine del giorno il seguente tema:
“Concorso ippico di Salice Terme. Ricerca sulle motivazioni che hanno causato l’annullamento della storica manifestazione. Analisi dei danni economici e di immagine. Esame delle eventuali carenze organizzative e responsabilità.”
I sottoscritti chiedono che al termine della discussione venga posta in votazione la seguente mozione:
« Il Consiglio Comunale, riunito in seduta straordinaria, prende atto del grave danno causato dall’annullamento dello storico concorso ippico di Salice Terme e stigmatizza e biasima la condotta di tutti coloro che, in varia misura, hanno determinato tale situazione ».
In attesa di conoscere la data che vorrà fissare per il Consiglio, gradisca i più distinti saluti da

Manuela Traverso Bernini (segue la firma)
Graziano Curti (segue la firma)
Alberto Sorrentino (segue la firma) ».



Il testo della lettera viene allegato di seguito al presente verbale di deliberazione, del quale costituisce parte integrante. 
Il Sindaco invita quindi l’assessore Serra Roberto a relazionare in ordine all’argomento.
L’assessore Serra svolge la propria relazione, come di seguito riportata:
« Il gruppo di minoranza ha chiesto la convocazione di questo Consiglio Comunale per dibattere sul Concorso Ippico che da due anni a questa parte non viene disputato. Una richiesta legittima, per carità, ma a noi sembra chiaro che questa richiesta è principalmente finalizzata ad incalzare questa amministrazione sul problema specifico, sperando di cavalcare l’onda dello sdegno popolare, onda che non c’è. C’è invece quel silenzio, quel distacco e quella indifferenza trasversale che tutti hanno notato e che la stessa opposizione lamentava sulla stampa. 
Quindi, per capire le ragioni di questo disinteresse, credo sia opportuno ricordare i fasti di questa manifestazione che per anni è stata LA MANIFESTAZIONE di punta della nostra località termale. Parlare del Concorso Ippico voleva dire parlare di Salice, e viceversa, questo perché la manifestazione era profondamente radicata nella storia e nel tessuto sociale della nostra località termale. Quanti hanno buona memoria, e soprattutto quanti hanno direttamente vissuto quelle bellissime esperienze, hanno ancora in mente cosa voleva dire Concorso Ippico. Cosa significava per il paese, per la popolazione, per gli esercizi commerciali, per gli alberghi. Molti Salicesi, compreso chi vi parla, hanno lavorato e collaborato per il concorso ippico. I primi soldi che da ragazzo ho guadagnato erano di provenienza “Concorso Ippico” e quindi è facile immaginare il rispetto e la considerazione che, personalmente, ho di questa manifestazione. Ma oltre al sottoscritto, molti altri giovani di un tempo sanno perfettamente cosa voleva dire Concorso Ippico, con il suo corollario di eventi anche mondani, di giornalisti, televisioni. Voglio mostrare a tutti voi alcune foto che in modo molto significativo riassumono la straordinaria bellezza di quella manifestazione il cui ricordo è nei cuori dei Salicesi. Ecco il Concorso Ippico era questo: migliaia di persone paganti raccolte intorno al campo di gara, con un tifo ma anche con una competenza particolare. Ed i concorrenti di quegli anni, non a caso, si chiamavano Orlandi, Raimondo e Piero D’Inzeo, Mancinelli, solo per citare i più famosi in assoluto. La presenza di questi autentici fuoriclasse ha dato lustro per anni alla nostra località che, come abbiamo detto, si riconosceva pienamente e totalmente in questo evento che preparava con mesi e mesi di lavoro, con una struttura, il Comitato Concorsi Ippici, che vedeva impegnati numerosi Salicesi. Con il tempo quel genere di concorso ippico, giustamente rimpianto e celebrato, ha lasciato il posto ad un altro tipo di manifestazione che nel corso degli anni ha puntato molto sul numero di cavalli partecipanti, se non vado errato si è raggiunta e superata la soglia del 250 a manifestazione. 
Ma perché si è arrivati a questo punto, sarebbe legittimo chiedersi. E come mai il Comune viene chiamato in causa? 
E allora diciamolo altrettanto chiaramente: il Comune di Godiasco non ha mai organizzato direttamente un Concorso Ippico, non ne ha la competenza ne le capacità organizzative. Storicamente i concorsi ippici di Salice sono sempre stati organizzati dall’Azienda Autonoma di Cura Soggiorno e Turismo attraverso il Comitato Concorsi Ippici, sua diretta emanazione, ed al quale è sempre stato garantito il necessario contributo economico. 
Con la soppressione dell’Azienda Autonoma (1987), l’organizzazione è stata garantita da un Comitato Manifestazioni, al quale non è mancato l’apporto economico del Comune. Fallita di fatto l’esperienza del Comitato Manifestazioni, il Concorso Ippico è passato direttamente sotto l’egida delle Terme di Salice, prima direttamente attraverso un reiterato Comitato Concorsi Ippici (presidente il compianto direttore delle Terme dott. Emilio Pasi), e poi avvalendosi di organizzazioni specializzate l’ultima delle quali, per numerosi anni e fino al 2006, è stata quella del signor Giovanni Moroni che, tra l’altro, era il gestore del maneggio di proprietà delle Terme di Salice. Il Comune, anche in questi anni, non è mai entrato direttamente nell’organizzazione della Manifestazione, ma ha sempre fatto la sua parte, garantendo la logistica mettendo a disposizione i terreni per la dislocazione dei box cavalli e costruendo il guado sul torrente Staffora, non solo addossandosene l’onere finanziario per la realizzazione, ma procurandosi anche le autorizzazioni pluriennali presso i competenti organismi regionali. 
Nel corso degli anni, il concorso, ha perso il suo impatto nei confronti della nostra località termale per una serie di concause: l’impossibilità di reperire, soprattutto dai privati, adeguate risorse economiche, il proliferare di concorsi ippici nel nord Italia e, paradossalmente, l’autosufficienza dell’organizzatore che, nonostante tutto, è riuscito a garantire, per anni, e per questo credo che debba essere ringraziato, la continuità della manifestazione senza un diretto coinvolgimento della località. Questo ha prodotto una situazione di progressiva disaffezione nei confronti del Concorso Ippico tant’è che lo scorso anno, quando il signor Moroni ha chiesto, per la prima volta, un aiuto ed un supporto finanziario alla manifestazione da parte degli operatori turistici non è stato possibile accordarsi, il concorso non si è fatto, non ci sono state tragedie. Questo è il dato significativo, più importante, la manifestazione per 60 anni ritenuta, con le Terme, il simbolo di Salice, non viene più considerata strategica, determinante, degna di essere supportata dal tessuto economico, dagli imprenditori locali. E ciò deve far riflettere profondamente. Probabilmente una valutazione di questo genere, fatta da chi ha sempre beneficiato dell’indotto del Concorso Ippico (parlo principalmente degli operatori turistici), è più che significativa e va ben oltre alla volontà dell’Amministrazione Comunale, delle Terme e di qualsiasi organizzatore. 
Quest’anno, questa Amministrazione ha chiaramente manifestato la volontà di porre le condizioni per una ripresa del concorso attraverso l’iscrizione al calendario nazionale e la conferma della logistica (parlo del guado sullo Staffora e la disponibilità dei terreni). Mi sembra un segnale forte che il Comune ha voluto dare nei confronti della manifestazione. Io stesso ho incontrato il 25 Febbraio a Milano, e poi nei giorni successivi a Salice, il presidente del comitato regionale lombardo della FISE, Lupinetti, per cercare di ricucire quei rapporti con la Federazione che per tantissimi anni erano stati demandati ai singoli organizzatori dell’evento. E, con soddisfazione e piacere, ho riscontrato una grande disponibilità del presidente Lupinetti, che ringrazio pubblicamente, per l’aiuto ricevuto e la vicinanza al nostro Concorso Ippico. Quando, insieme a Lupinetti siamo andati a confronto con l’Amministratore Delegato delle Terme, dott. Zuccari in qualità di “padrone di casa” è stata subito manifestata la disponibilità del campo di gara che si presentava però in pessime condizioni come fondo, con uno steccato completamente da rifare e con la necessità di altri interventi su strutture al servizio dell’impianto stesso e quindi della manifestazione. Per questi interventi non si poteva far conto su Terme di Salice che preannunciava, e questo per me era una novità in assoluto, parlo del marzo scorso, che dall’autunno - inverno 2008 il campo ippico sarebbe stato interessato da un grande progetto per il potenziamento dell’azienda termale. In sostanza, se il concorso fosse stato organizzato, sarebbe stato comunque l’ultimo nel parco delle Terme di Salice. A questo punto, insieme al presidente Lupinetti ed ai colleghi della Giunta si è cominciato a riflettere sull’opportunità di fare un considerevole investimento e di organizzare una manifestazione che, in ogni caso, sarebbe stata l’ultima in quel luogo. 
Il cuore, però, non ci ha impedito di entrare in contatto con potenziali organizzatori nel tentativo di poter effettuare comunque il Concorso senza attingere ad ulteriori risorse economiche. Questo non è stato possibile, visto che una proposta era a titolo oneroso, un’altra, procurata dallo stesso Lupinetti, gratuita ma con una serie di lavori sull’impianto che, come dicevo prima, richiedevano un esborso cospicuo. Sempre per cercare di salvare il salvabile, e soprattutto per evidenziare l’impegno dell’amministrazione nei confronti della Manifestazione, su proposta di Giovanni Moroni sono entrato in contatto con il Centro Ippico Torione di Tortona che si rese disponibile ad ospitare le gare del Concorso inserite nel calendario nazionale. Si trattava, sostanzialmente, di effettuare comunque il concorso non più sul campo Lanzuolo, ma nel centro tortonese. Chiediamo il nulla osta della FISE a Roma, c’è il benestare del Comitato Regionale Lombardo, quello piemontese, invece, si oppone. Il risultato è che neanche questo tentativo va in porto. Voglio far notare che lo scorso anno, per la cronaca, quest’ultima procedura passò con il placet dei piemontesi ed ufficialmente il Concorso Ippico di Salice si svolse a Tortona.
In sintesi.
L’Amministrazione Comunale di Godiasco ritiene di aver fatto tutto il possibile per garantire lo svolgimento della manifestazione del 2008 pur non essendo mai stata direttamente responsabile della manifestazione stessa. 
Gli operatori turistici, nello stabilire le priorità d’intervento a livello economico per le iniziative 2008: Rally, mercatini del mercoledì e gite turistiche in collaborazione con la Pro Loco e riservate agli ospiti delle strutture alberghiere e termali, non hanno preso in considerazione il Concorso Ippico e con questo, sia chiaro, non si vuole cercare a tutti i costi un “capro espiatorio”, si vuole semplicemente evidenziare un dato di fatto importante e determinante.
La situazione logistica: il terreno di gara da rigenerare, lo steccato quasi completamente distrutto, il campo ippico che sarà in parte interessato dal grande progetto di rilancio di Terme di Salice. 
Ecco queste le considerazioni che hanno pesantemente condizionato la possibilità di organizzare la manifestazione. Sarebbe valsa la pena spendere ingenti cifre per riportare il campo ippico e tutti i suoi accessori ad un livello di praticabilità per disputare ancora una sola gara? Oggi, se ciò fosse avvenuto, con ogni probabilità saremmo accusati di aver, come minimo, sperperato altro denaro. 
Per tutti questi motivi invito quindi a respingere la mozione del gruppo di opposizione non ravvisando danni economici e d’immagine per la mancata organizzazione di una manifestazione che pur essendo stata legata alla storia e all’immagine della nostra località termale, ha perso, di fatto, la propria potenzialità d’incidere sul tessuto economico e turistico di Salice Terme e del territorio. » 

4 commenti:

  1. Il proliferare dei concorsi ippici, così come delle terme, dei palii, dei parchi a tema, dei mercatini di Natale, delle feste di paese, li banalizza rendendoli oltre che poco remunerativi meno interessanti al pubblico. Il troppo stroppia, pare vero.

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  2. Non ho capito cosa volesse dire l'ANONIMO delle 05,50, forse Le darebbe fastidio avere nel periodo di Settembre (in modo di prolungare la stagione)un CONCORSO IPPICO che occupa circa 2 settimane, certamente non un concorso come quello degli ultimi anni, ma forse come quello condotto dalle TERME o dall'azienda di CURA E SOGGIORNO guidata dal Sig. Bruno FAVA o delle TERME bene promosse da poter avere periodi più pieni di lavoro o dei rally dove venivano e verrebbero buoni club automobilistici, che per ogni macchina erno circa 10 persone, tra pilota, navigatore, meccanici sponsor e cosi via oppure un PARCO dove almeno ci siano le panchine e non si debbano trascinare da un lato all'altro del parco o MERCATINI e FESTE di PAESE che non ci siano sempre le solite cineserie, fortuna che ci troviamo in LOMBARDIA geograficamente ma il più delle volte sembre di essere nel TERZO MONDO, ma SALICE TERME è un paese vivo o il più delle volte si fa dei sonni e poi si risveglia e si stupisce, ma stupisce di cosa se siamo i primi noi che ci dormiamo su.

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  3. Siamo decisamente in un periodo di DECADENZA dell’Italia e di Salice. Pur essendo per natura ottimista mi è impossibile prevedere che Salice “risorga” e augurandomi di sbagliare fra qualche anno non ci saranno più nemmeno le Terme. Lasceremo ai nostri figli un paesino di vecchie ville/dormitorio con una grande storia alle spalle.Giancarlo

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  4. Si siamo decisamente in un periodo di DECADENZA, abbiamo la pancia troppo piena, si parla di crisi, ma è una crisi per il superfluo, non facciamo lavorare il cervello, aspettiamo che tutto ci sia dovuto. Il Genio Italico dove è finito.

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