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venerdì 17 febbraio 2012

2.750 nuovi alberi contro lo smog. Ma non da noi


Più verde, aria più pulita e un paesaggio più bello grazie a una virtuosa sinergia. Questi gli obiettivi del progetto '2500 alberi per le nostre città', presentato oggi a Busto Arsizio. Protagonisti dell'iniziativa sono Regione Lombardia, con l'assessore ai Sistemi verdi e Paesaggio Alessandro Colucci, l'Ersaf (Ente regionale per i servizi all'agricoltura e alle foreste) con il presidente Roberto Albetti, il Lions Club Distretto 108 Ib1 guidato dal governatore Danilo Francesco Guerini Rocco e il Comune di Busto Arsizio con il sindaco Gigi Farioli. "Questa iniziativa - ha detto l'assessore Colucci - si inserisce pienamente nelle linee di promozione dell'ambiente e del verde della Regione, aggiungendosi al percorso virtuoso che abbiamo promosso per far crescere, anche in pianura, le aree verdi fruibili dai cittadini e da quanti vengono a visitare la nostra regione. E inoltre non dobbiamo dimenticare che le piante sono un ottimo rimedio contro lo smog".

SEI PROVINCE PIÙ VERDI - Il progetto interessa 6 province e vede la virtuosa sinergia con le realtà del territorio, a partire proprio da Busto Arsizio, dove saranno piantumati ben 200 dei 1155 alberi destinati alla provincia di Varese (in 70 comuni). Nel Comasco saranno invece 407, 335 in provincia di Lecco, 607 saranno suddivisi tra quelle di Milano e Monza e Brianza; 250 in quella di Sondrio. In totale saranno dunque 2754 i nuovi alberi che, eccezion fatta per quelli destinati a Sondrio, saranno latifoglie autoctone della Lombardia come querce, faggi, betulle e frassini provenienti dal centro forestale e vivaistico curato dall'Ersaf a Curno (Bg). La loro messa a dimora dovrebbe avvenire, nello stesso giorno, in tutte le province interessate e con il coinvolgimento delle scuole e delle associazioni sensibili ai temi ambientale e della tutela del patrimonio verde, nella prima metà di marzo.

UNA LEZIONE DAL VERDE - "Questa iniziativa - ha aggiunto Colucci - ha un doppio valore: ambientale e culturale. Da una parte, infatti, aumentiamo le nostre aree verdi e, dall'altra, le facciamo conoscere e promuoviamo stili comportamentali per la loro tutela, coinvolgendo appunto ragazzi e associazioni, facendo comprendere anche a loro che i nostri boschi sono una ricchezza grande". Il progetto si sposa con le azioni di Regione Lombardia a tutela del suolo. "Iniziative come queste - ha concluso l'assessore - dimostrano nei fatti che Regione Lombardia è attenta al rispetto del territorio consumato e per questo invitiamo i Comuni a effettuare i loro interventi urbanistici utilizzando aree dismesse o ex cave e identificando, al contempo, aree dove mettere a dimora nuovi alberi che abbattono lo smog e abbelliscono anche il paesaggio lombardo".
(Lombardia Notizie)


..... Pavia e l'Oltrepò non ci sono. Perchè? 
Naturalmente lungi da me il desiderio di fare un qualsiasi collegamento con il parco di Salice ....

2 commenti:

  1. Sembra che neanche esistiamo........... del resto, tralasciando la vicenda del Parco i cui alberi senza manutenzione si ammalano e muoiono (e speriamo che presto il Parco sia ripulito e parte degli alberi sostituiti), da noi il verde del contorno collinare scompare per fare posto a alla costruzione di bruttissimi appartamenti/alveari che nessuno compra, cosicché i cantieri restano aperti all'infinito come laceranti ferite del paesaggio.
    Beppe C.

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  2. Egregio Beppe C.se permette,traggo spunto dalle sue considerazioni per aggiungerne alcune delle mie :purtroppo la vicenda Parco,alla quale come Lei certamente sà,ho dedicato con passione e impegno professionale i mesi passati,la dobbiamo
    accantonare per adesso.L'azionista di maggioranza ha deciso lo stop dopo che ancora e ancora il bilancio di fine anno delle Terme si è chiuso con un passivo di 300.000 € .Entro l'anno il Comune di Godiasco dovrà dismettere le sue quote (47% )e..... questo oggi è il problema prioritario.Il lavoro,nel parco è ancora lungo,ma intanto in questi 7-8 mesi dall'inizio dei lavori abbiamo fatto ciò che di seguito le elenco : In collaborazione con il dipartimento Fitopatologico della Regione Lombardia un censimento aggiornato dello stato di salute di ogni pianta ; indicato quelle da abbattere ( 220 ),e quelle da pulire del secco,potare per ridurne la chioma.Mettere in sicurezza alcuni esemplari,indicate le cure e gli accorgimenti sanitari da seguire per i tagli,estirpato circa 50 ceppaie vecchie abbattuti circa 40 esemplari pericolosi,morti o gravemente ammalati.E di tutto ciò devo dare atto alla Direzione delle Terme che tra mille difficoltà nel reperire i fondi,ha dato tutto ciò che poteva.Ora,con questo stop,rischiamo di
    vanificare per un lungo periodo tutto ciò che andrebbe fatto.le patologie non si fermano di certo,si rischia di avere fatto un passo in avanti e doverne fare due indietro. Peccato !!

    Per il secondo punto che Lei cita,l'eccessiva urbanizzazione degli anni passati per fare "cassa" sono perfettamente d'accordo,si è volutamente o stupidamente data la priorità ad un abbruttimento del territorio a discapito del verde che è imperdonabile.Le Amministrazioni passate non si sono limitate a deturpare il territorio,ma non hanno saputo gestire in altro modo la faccenda delle Terme,ed oggi ci ritroviamo a vivere in un paese senza futuro nè prospettive.
    Luciano B.

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