Telepavia, una emittente che guarda la nostra provincia, organizzo nel novembre scorso una serata sull'argomento, presente, fra gli altri, il nostro vice sindaco Riva. Egli ebbe a esprimersi nettamente a favore dell'ipotesi.
In verità un vero dibattito, nel nostro comune, non c'è mai stato e, in mancanza o in attesa del casinò, sono state istallate diverse macchinette tipo "slot machine" che godono dei favori di un pubblico affezionato (alle macchinette e non al proprio denaro). Forse se ne incominciassimo a parlare .... Anche in assenza di casinò, il gioco d'azzardo si è già ben impiantato e forse ragionare un poco sugli aspetti che esso comporta non sarebbe male, o no?
Vedo stamattina una presa di posizione molto netta sul giornale L'Avvenire del Cardinale Bagnasco.
Lo riporto:
Il gioco d"azzardo è "una piovra che allunga i suoi mortali tentacoli promettendo molto e sradicando moltissimo, non di rado tutto". Così l"arcivescovo di Genova e presidente della Cei, card. Angelo Bagnasco, concludendo il convegno su "Gioco d"azzardo ed usura" che si è svolto stamani a Genova. Il porporato, secondo quanto riferisce il Sir, ha parlato di "una vera emergenza sociale" perchè "quando si bruciano le risorse, inseguendo il miraggio della vincita, resta solo la cenere e, per continuare a sbarcare l"inevitabile lunario, si cercano altre strade rovinose per sè e per i propri cari".
Bagnasco ha anche ricordato che "in Italia ci sono 1 milione e 800 mila giocatori a rischio, e tra questi 800 mila sono da considerarsi 'malatì perchè giocatori patologici e compulsivi" e che "nello scorso anno sono stati bruciati circa ottanta miliardi, quasi il doppio della manovra 'salva Italià del Governo Monti".
Per questo, "un primo rimedio da invocare per noi e per il Paese è una cultura diversa da quella che viene mediata continuamente e che respiriamo; una cultura che non ci è estranea ma che dobbiamo tutti richiamare alla coscienza". Il card. Bagnasco ha parlato di "storture culturali ed educative che, se non riprese e corrette con decisione e unitariamente, coltivano illusioni devastanti a cui seguono infelicità e depressione non solo dei singoli - soprattutto delle giovani generazioni - ma della società intera".
Tali storture sono "sono quelle note del mito della vita facile e gaudente, come se la disciplina, la fatica e
l"impegno quotidiano fossero cose superate d"altri tempi, magari oggetto di irrisione". Al contrario "l"opera
educativa aiuta ad una presa di coscienza serena e onesta di se stessi, delle proprie capacità, senza depressioni e senza presunzioni; allena ad avere la misura delle cose, anche delle aspettative".
Quando alcuni mesi fa,credo a Gennaio mi fu riferito che Tele Pavia aveva trasmesso una serata sull'argomento : Casinò a Salice Terme,cosa ne pensano le Amministrazioni...non avendo visto il servizio,anche perchè non vedo Telepavia da dove abito,ho contattato l'emittente e mi sono fatto mandare il CD della trasmissione.
RispondiEliminaIl nostro vice- Sindaco Riva si è espresso favorevole.Quello che non ho capito è se parlava a titolo personale o se parlava a nome della Amministrazione.L'altro ad essere intervistato è stato l'ex vice-Sindaco,ex Amministratore delle Terme il geom.Maurizio Somensini.Anche lui favorevole al Casinò.A parte il fatto che non capisco come mai,spesso venga interpellato per esprimere il proprio parere su quello e su quell'altro,non essendo più nulla,parla a titolo personale? o è ancora investito di qualche carica pubblica che non conosco ?
A parte questo,l'altro Salicese-Godiaschese intervistato è stato il sig.Torlasco,sindacalista della CISL in pensione ,che si è apertamente dichiarato non-favorevole,anzi decisamente contrario,per tutta una serie di motivi che quì sarebbe troppo lungo riportare ma che sono facilmente intuibili.
Anche il sottoscritto non è favorevole,anzi,decisamente contrario.Sarebbe una strada troppo facile ma estremamente incerta
per sanare le casse Comunali e rilanciare il turismo della località.
Luciano
Nella trasmissione di TelePavia di cui al commento sopra mi ha anche colpito l'intervista fatta a Don Valentino, parroco di Salice Terme. In sostanza veniva detto che come uomo di chiesa doveva essere contrario al casinò, ma si rendeva conto che poteva costituire un mezzo di sviluppo per il paese e quindi se ne poteva, tutto sommato, anche dichiarare favorevole.
RispondiEliminaAnche per questo la netta e dura presa di posizione letta stamattina su L'Avvenire da parte del cardinale Bagnasco mi ha fatto piacere. Evidentemente non tutti piegano la morale al pecunio, individuandolo come solo metro di progresso. Naturalmente questo blog è prontissimo e lieto ad ospitare Don Valentino per ogni riflessione che volesse fare.
E che titolo ha Benedini per continuare a parlare? Se parla lui puo' parlare Somensini e tutto il mondo conosciuto, sconosciuto, emerso e sommerso. Se parla Benedini possono parlare anche i pesci
RispondiEliminaIo parlo attraverso un blog,alcuni personaggi del passato,parlano anche per televisione,una certa differenza c'è,non le pare ?
RispondiEliminaA proposito,Lei come si definisce,a che mondo appartiene," conosciuto ? sconosciuto ? o pesce ?
Luciano
Ricordo a tutti che Don Valentino è il parroco di Salice che ha permesso la vendita ad un privato del bar dopolavoro ENAL che dava ospitalità a un sacco di anziani e non, per passare il loro tempo libero giocando a carte o semplicemente per stare in compagnia.Ha fatto una meritoria operazione
RispondiEliminaimmobiliare.....se poi mi si dice che è anche favorevole al Casinò,beh ognuno può farsi l'idea che vuole ...
Consiglio a Don Valentino di leggersi L'Avvenire di oggi.
Luciano Benedini
A Luciano BENEDINI,
RispondiEliminavoglio risponderti comunque anche se non sono in possesso di documentazione.
A mio giudizio Don Valentino, può aver solo presentato la proposta di vendita del BAR, poi tutte le decisioni, se era giusto o meno, era di altre persone, si vede che alla Gerarchia Eclesiastica non aveva nessun interesse economico a tenerselo, perciò Don Valentino ha fatto solo da referente.
Sul pensiero del CASINO' lasciamo stare.
Se invece vogliamo parlare di CASINO' se lo intendiamo come San Remo o Montecarlo,possiamo sognarcelo perchè non arriverà mai, per il contenimento dei costi, come stanno le cose in OLTREPO' PAVESE è meglio non farci conto, al massimo per avere qualche roulette si prenderà qualche villetta abbandonata e li si insiederà il Casino',
un saluto pmp
Ringrazio pmp della risposta che mi dà a ciò che ho scritto appena sopra,ma......se mi permetti ,in parte ti rispondi da solo,quando dici che " non sei in possesso della documentazione ",perchè,probabilmente le cose sono andate come tu dici nella seconda parte,cioè che don Valentino avrà sì presentato la proposta di vendita del bar,ma il suo parere sarà stato certamente
RispondiEliminadeterminante per l'accoglimento della richiesta.
Lo sai ,caro pmp quanti beni ha la diocesi di Tortona nel nostro territorio ? un'infinità....e sai cosa ci vuole per fargli vendere uno solo di questi beni ? un grande interesse economico,un'offerta che NON si può rifiutare.Per cui...lasciamo stare,come dici tu.
Luciano
Se non conosci la storia lascia stare. A proposito, parlando di casino', anche il figlio di PMP si e' dichiarato favorevole
RispondiEliminaLo sa PMP che suo figlio, Presidente degli Albergatori, e' favorevole ai casino'
RispondiEliminaPerchè cosa ha da dire del CASINO'.
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