lunedì 1 giugno 2009
Dibattito ? Fifa !
Il dibattito che avevamo proposto fra i tre candidati, in cui uno per uno ci saremmo intervistati a vicenda, pare proprio che non si faccia. I nostri avversari Corbi e Berogno si sono bellamente defilati, senza neppure dire no, ma neppure sì. Defilati e basta. C'era comunque da aspettarselo. Alle loro presentazioni a Salice non si sono fatti neppure rivolgere domande dal pubblico, figurarsi se accettavano l'intervista di un concorrente. Entrambi, chi più, chi meno, su di un argomento o su un altro, hanno qualche imbarazzo: perchè avere la certezza che l'avversario ti costringa a metterlo in piazza ? Molto meglio inventare panzane che offendono l'intelligenza di chi le fa, prima di chi le ascolta credendoci: la lista Sorrentino è una lista civetta di Berogno, và dicendo qualche squallido personaggio e svelto ci aggiunge la ridicola proposta del voto utile (a loro per salvare la faccia) e subito qualche altro gioca al rialzo nella gara delle imbecillità e sostiene che noi saremmo la "creatura" di Camuzzi/Jannuzzelli. Noi lasciamo dire: se i nostri avversari non si affidassero alle chiacchiere, cos'altro potrebbero fare ? Noi abbiamo la nostra attività durata 5 anni in consiglio comunale, con tante battaglie e tante proposte, tutte comunicate via via nel tempo: queste sono le nostre credenziali ! Siamo certi che gli elettori siano persone grandi e sappiano distinguere il vero dal falso, la storia documentata dalla menzogna interessata.
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ciao, sono Staffora
RispondiEliminami inserisco qui con questo post che mi pare calzi a pennello, uno scritto satirico per rallegrare un po’ l’agone elettorale.
Questo scritto e’ puro frutto di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti, luoghi, persone, animali realmente esistenti e’ puramente casuale.
LE CRONACHE DI NONNA NUTRIA
prima puntata
Quella sera lungo la riva dello staffora si stava bene, le stelle, l’aria pulita e limpida invitavano a oziare dolcemente. Le piccole nutrie si raccoglievano intorno a Nonna Nutria, che prese a raccontare:
Ora vi racconto una storia accaduta in questi posti tanto tempo fa’.
C’era una volta in questa valle un paese che si chiamava Godi Asco e comprendeva anche Salice Piangente, insieme ad altri piccoli villaggi. Era abitato da gente pacifica e laboriosa, e si stava preparando alle elezioni del Sindaco. Le liste in corsa erano tre: quella di Gatto Gattone, quella di Volpe Godia e quella di Cavallo Flores. Gatto Gattone era cosi’ impegnato nella sua campagna elettorale che spesso lo si vedeva all’alba nei vicoli di Godi Asco ripetere ad alta voce:
- pace e bene, prosperita’, progresso, armonia, continuita’, continuiamo cosi’, tutti insieme, nulla deve cambiare!
Gatto Gattone era presidente da sempre: presidente dell’associazione gatti randagi e affini, presidente dell’associazione assistenza cani azzoppati dai gatti randagi, presidente dell’associazione per l’assistenza domiciliare ai gatti randagi anziani, presidente dell’associazione per il divieto di sterilizzare i gatti randagi, presidente della societa’ per la protezione dei timpani dei gatti randagi dai rintocchi tuonanti del campanile locale.
Ma soprattutto, orgoglio e motivo dominante della grancassa elettorale, era presidente della super associazione per lo sterminio e la liberazione dalle nutrie:
- basta, liberiamo lo staffora dalle nutrie, questi pseudocastori distruggono l’ambiente, e sono anche extracomunitarie, vengono dall’america, sono dei volgari topi e portano le malattie, sterminiamole in pace e armonia, viva la liberta’ dalle nutrie, che se ne tornino a casa loro a nuoto!
- ma se le ha portate qui Colombo!
- si’ ma pensava fosse un cane e voleva farla accoppiare con il suo cane, si e’ sbagliato, noi continuiamo cosi’, pace e bene, progresso!
fine prima puntata
LE CRONACHE DI NONNA NUTRIA
RispondiEliminaseconda puntata
Volpe Godia pare fosse nata, come Eva della Bibbia, da una costola di Gatto Gattone, e sua figlia, la famosa Volpina, lo aveva sempre aiutato a sbucciare le caldarroste bollenti che a lui piacevano tanto; tutti sapevano che Gatto Gattone aveva difficolta’ a sbucciare le caldarroste bollenti, insomma aveva difficolta’ a togliersi le castagne dal fuoco.
- ti abbiamo sempre venerato e servito, ma adesso basta, neanche un posto di amministratore nella super associazione per lo sterminio e la liberazione dalle nutrie
- pace e bene, pero’ vi ho offerto la presidenza
- si’ la presidenza dell’associazione per la costruzione e la distruzione delle fontane, ma chi vuoi prendere in giro?
- poi c’e’ sempre una ricostruzione, pace e bene, continuita’, progresso!
Qui occorre una piccola precisazione e riguarda vostra zia Tonta Nutria; c’era un cunicolo sotterraneo che partendo dallo staffora costeggiava il Gigante e sbucava proprio sotto la fontana, li’ vostra zia andava tutte le mattine a fare toilette chiudendo poi l’acqua pensando che la si dovesse risparmiare; i tecnici di Gatto Gattone non capivano perche’ quella fontana non funzionava mai, non sapendo della premura di Tonta Nutria; alla fine Gatto Gattone stufo di spendere quei soldi sottratti all’associazione per l’assistenza domiciliare ai gatti randagi anziani, fondo’ l’associazione per la costruzione e la distruzione delle fontane e come primo atto questa associazione ebbe proprio il compito di distruggere quella fontana che tanto piaceva a zia Tonta Nutria, e offri’ la presidenza a Volpe Godia, la quale per tutta risposta si infurio’ e per giunta si stacco’ da Gatto Gattone.
- ma cosi’ fai vincere Cavallo Flores
- a quello li’ ci penso io, sono o non sono una volpe? e per te fondero’ una nuova associazione: l’associazione per i gatti in pensione!
Insomma nella sua furbizia ancestrale aveva escogitato un’idea semplice e geniale che anche vostra zia Tonta Nutria la capirebbe: per fare un progetto occorre un progetto!
fine seconda puntata
LE CRONACHE DI NONNA NUTRIA
RispondiEliminaterza puntata
Cavallo Flores era il piu’ giovane dei tre sfidanti, aveva tirato tutto da solo il carro partendo da Salice Piangente con i suoi amici su per l’alta collina alla conquista di Godi Asco:
- bisogna imparare la via piu’ difficile e faticosa prima di fare quella piu’ facile!
Si racconta che spesso la Volpina, ed anche sua madre Volpe Godia, si sistemavano sul carro da Salice Piangente su verso l’alta collina per venire a gratis alla corte di Gatto Gattone (erano tante le riunioni per le vicepresidenze di tutte quelle associazioni che non ne potevano piu’) e non disdegnavano all’altezza di Cocobon di scendere dal carro per rifocillarsi: si sa che alle volpi piace tanto l’uva ed a Volpe Godia piaceva anche tutto il resto, cosi’ potevano dormire durante tutte quelle noiose riunioni, tanto non occorreva dir parola, bastava solo la presenza.
A Cavallo Flores non era stata mai offerta alcuna vicepresidenza, tanto avrebbe rifiutato con orgoglio: a lui stava molto a cuore la sofferenza e il destino di Salice Piangente, di notte si tormentava nell’ascoltare quel pianto tenue e conitnuo, bisognava fare qualcosa a tutti i costi per farlo smettere, non si dava pace, e non dava pace neanche a sua moglie Cavallina:
- speriamo che ti fanno sindaco, cosi’ la smetti e si potra’ stare in pace anche noi!
- ma no, l’importante e’ impegnarsi a fondo nelle cose, vedrai che tutto si aggiusta, se non ci fossi io bisognerebbe inventarmi!
Cavallo Flores aveva proposto un dibattito, un confronto, una specie di contradditorio con tutti e tre davanti a tutta la cittadinanza, tanto che si era sparsa la voce tra le nutrie e ci si dava appuntamento per assistere all’evento (dopo tutto era in gioco anche il loro destino con la super associazione per lo sterminio delle nutrie, non solo quello di Salice Piangente), ma le loro speranze andarono deluse; forse si temeva che finisse tutto a tarallucci e vino, il che non sarebbe poi dispiaciuto a Volpe Godia, soprattutto il vino; ma Gatto Gattone preferiva farsi le fusa da solo e consiglio’ Volpe Godia di fare altrettanto (forse in cambio di una presidenza di una qualche associazione). Intanto Salice Piangente continuava i suoi lamenti.
E qui fermiamo la storia, la continuazione alla prossima puntata.