Il settimanale Il Lunedì del 15/6/2009, a pagina 23, intervista Maurizio Somensini dandogli, in tal modo, spessore e merito nella vittoria della lista capeggiata dalla professoressa Corbi Guado. E' un Somensini ringiovanito quello che parla, euforico della vittoria che, probabilmente, già stava pensando e preparando da almeno un paio di anni. Significativo il titolo del pezzo "Siamo finalmente passati dal medioevo all'illuminismo", espressione citata dall'intervistato. Riporto solo l'ultima domanda/risposta.
Domanda: "Lei che ha così tanta esperienza continuerà a dare il suo supporto a questo Progetto Comune?"
Risposta. "Qualcuno ha detto che farò l'assessore. Rispondo che non è vero. Se avessi voluto fare l'assessore mi sarei messo in gioco presentandomi come candidato alle elezioni amministrative. Non sono persona che si vuole legittimare senza i consensi. Ho fatto una scelta anni fa, anche per rispetto alla mia famiglia. Ciò non toglie che il mio paese è prioritario su tantissime altre cose e per questo ho deciso di dare corde e spirito a voci nuove che hanno sicuramente imparato qualche cosa dal passato e sicuramente hanno voglia di fare per il futuro. Credo che sarò sempre a disposizione qualora la mia esperienza di trent'anni d'amministrazione comunale e delle Terme sia utile. Sarò il loro mentore".
Nell'attesa che faccia il mentore, a noi viene di ricordare il periodo in cui fu amministratore unico delle Terme di Salice SpA, da fine 1999 a fine 2004. Il bilancio è stato una perdita cumulata di 4 milioni di euro oltre ad un indebitamento bancario di 3,5. L'amministratore (provvisorio) successivo rag. Pietro Bina ha redatto sulla sua gestione una relazione di fuoco, prospettando la possibilità di una azione di responsabilità nei suoi confronti. Azione che anche l'avvocato Allegrini di Casteggio, incaricato dalla società stessa, trovò assolutamente coerente con i fatti. Poi .... poi non si è saputo più nulla. Noi richiedemmo, come minoranza, più volte che tale azione venisse espletata, ma la maggioranza fece dietro front e tutto cessò. Noi non sappiamo di chi sia stata la colpa dello sfascio delle terme (certamente non fu il caso cinico e baro), portate sull'orlo del fallimento, certamente non del solo Somensini. Notiamo tuttavia che, quando egli aveva tutti i fari addosso, non proferì parola alcuna, non spiegò, nè si accusò, nè si discolpò o accusò altri. Nei tanti consigli comunali che si sono succeduti sull'argomento fu sempre assente. Ci fu un accordo fra i responsabili per abbuiare ? Fu un atto di pietosa clemenza ? Che sia stata una dimenticanza lo escluderemmo. Ci piacerebbe, ora che i vari reati sono caduti sotto la prescrizione dei 5 anni, sapere la verità dei fatti: così, per curiosità e per non dover fare gli scongiuri tutte le volte che qualcuno si propone di fare il mentore di qualche amministratore pubblico.
mercoledì 17 giugno 2009
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ciao sono staffora
RispondiEliminal’angolo della satira
udite, udite!
un lustratissimo esponente del governo locale di Godiasco-Salice (pardon, del governo ombra, insomma un mentore, che non mente mai) ha recentemente dichiarato: “siamo finalmente passati dal medioevo all’illuminismo”
finalmente un pò di luce
Fiat lux
m’illumino d’immenso
e dolce mi é naufragar
in questo mar di mieleuri
miele dal sapor di euri
lo sapevate che fino a ieri
qui a Salice c’era il medioevo?
ora non più
ora siamo illuminati
finalmente arriva la rivoluzione borghese
coltivata per trent’anni dal nostro mentore
che non mente mai
popolo di Salice
preparate la gligliottina
basta con i privilegi di una casta
di nobili feudatari
che han ridotto Salice a un salice piangente
firmato staffora