Informarsi è partecipare - Gruppo consiliare "Uniti per Godiasco" - Godiasco Salice Terme (PV)


martedì 9 giugno 2009

eran trecento, eran giovani e forti, e sono morti

La spigolatrice di Sapri Luigi Mercantini 1857

Eran trecento, eran giovani e forti, e sono morti!


Me ne andavo al mattino a spigolare,
quando ho visto una barca in mezzo al mare:
Era una barca che andava a vapore;
e alzava una bandiera tricolore;
all'isola di Ponza s'è fermata,
è stata un poco e poi si è ritornata;
s'è ritornata ed è venuta a terra;
sceser con l'armi, e a noi non fecer guerra.

Sceser con l'armi, e a noi non fecer guerra,
ma s'inchinaron per baciar la terra,
ad uno ad uno li guardai nel viso;
tutti aveano una lagrima e un sorriso.
Li disser ladri usciti dalle tane,
ma non portaron via nemmeno un pane;
e li sentii mandare un solo grido:
«Siam venuti a morir pel nostro lido.»

Con gli occhi azzurri e coi capelli d'oro
un giovin camminava innanzi a loro.
Mi feci ardita, e, presol per la mano,
gli chiesi: «Dove vai, bel capitano?»
Guardommi e mi rispose: «O mia sorella,
vado a morir per la mia patria bella.»
Io mi sentii tremare tutto il core,
né potei dirgli: «V'aiuti 'l Signore!»

Quel giorno mi scordai di spigolare,
e dietro a loro mi misi ad andare.
Due volte si scontrar con li gendarmi,
e l'una e l'altra li spogliar dell'armi;
ma quando fur della Certosa ai muri,
s'udirono a suonar trombe e tamburi;
e tra 'l fumo e gli spari e le scintille
piombaro loro addosso più di mille.

Eran trecento, e non voller fuggire;
parean tremila e vollero morire;
ma vollero morir col ferro in mano,
e avanti a lor correa sangue il piano:
fin che pugnar vid'io per lor pregai;
ma un tratto venni men, né più guardai;
io non vedeva più fra mezzo a loro
quegli occhi azzurri e quei capelli d'oro.

Eran trecento, eran giovani e forti, e sono morti!

(Da Wikipedia) Il valore politico e morale della spedizione fallita
Come lasciò scritto nel suo testamento politico, Pisacane ribadiva l'ideale mazziniano del «sacrificio senza speranza di premio»: «ogni mia ricompensa io la troverò nel fondo della mia coscienza e nell'animo di questi cari e generosi amici... che se il nostro sacrifico non apporta alcun bene all'Italia, sarà almeno una gloria per essa aver prodotto figli che vollero immolarsi al suo avvenire». (C:Pisacane op.cit.) Ciò che contava dunque era dare l'esempio per stimolare gli animi all'azione.
La spedizione fallita ebbe in effetti il merito di riproporre all'opinione pubblica italiana la "questione napoletana", la liberazione cioè del Mezzogiorno italiano da quel governo borbonico che il ministro inglese Gladstone definiva «negazione di Dio eretta a sistema di governo». Infine il tentativo di Pisacane sembrava riproporre la possibilità di un'alternativa democratico-popolare come soluzione al problema italiano: era un segnale d'allarme che costituì per il governo di Vittorio Emanuele II uno stimolo ad affrettare i tempi dell'azione.
La figura di Pisacane rimane tutt'oggi fra le più importanti del Risorgimento italiano.

3 commenti:

  1. purtroppo... una figura dimenticata dai più... e mi ha fatto molto piacere rileggere questa poesia...grazie

    RispondiElimina
  2. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina
  3. ERAN TRECENTO

    “Eran trecento: eran giovani e forti: E son morti!”
    Gloria ai caduti da ambo le parti …
    ma sotto la bianca bandiera
    banditi … ad invertire le sorti.

    Banditi a difesa di un regno tradito,
    d’un volgo soppresso invaso straniero,
    soltanto canzoni, battaglie, ho udito.

    All’impari lotta di gente si spoglia …
    spogliata di tutto… tranne l’orgoglio
    ai pianti di donne stuprate su soglia.

    Di bimbi che piangon sepolte le madri amate,
    gli sposi l’accoglie il bosco, la spada, lo schioppo,
    non resta nient’altro che terre e case bruciate.

    Si danno alla macchia, combatton sui monti,
    difendon le prole, le spose, la patria, l’onore, il re,
    non furon chiamati soldati… soltanto BANDITI.

    Per questo da terra natia lontano
    furon soppressi nei lager
    fra Torino e Milano.
    Basilio Santocrile
    ( dal Volume POESIE -) Proprietà letteraria riservata di Basilio Santocrile, viene consentita la riproduzione dei racconti poesie detti ecc.. per intero a mezzo stampa radio TV ed internet, citando l’ autori e il titolo del libro. – basilio.santocrile@libero.it. Fax 06/99331572

    RispondiElimina

Se tu dai un euro a me ed io uno a te, abbiamo un euro ciascuno.
Se tu dai un'idea a me ed io una a te, abbiamo due idee ciascuno.
Le idee sono importanti, ma non è da meno la cortesia di farsi riconoscere quando si posta un commento.