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venerdì 23 marzo 2012

I controlli del CFS ....

Forse anche da noi, se venissero fatti dei controlli, si vedrebbero situazioni a rischio per tetti in eternit mal ridotti. Ma se non si controlla ... Chi dovrebbe farlo? Quella informativa richiesta un anno fa dalla Provincia è stata elaborata? L'ufficio tecnico ha conoscenza di quanto eternit esiste, dov'è e in quali condizioni? Potrebbero i comuni del circondario fare un'operazione di controllo capillare assieme? 


AMBIENTE: LA FORESTALE SEQUESTRA UN'AREA DI 20 MILA METRI QUADRATI NELLA CITTA' DI LODI

Nella zona interessata dai controlli è stata rinvenuta la presenza di eternit e di ingenti quantitativi di rifiuti speciali interrati.
Il personale del Corpo forestale dello Stato in servizio presso il Comando Provinciale di Lodi, su disposizione della procura della Repubblica, ha effettuato accertamenti, con l'ausilio tecnico del locale Dipartimento ARPA, in un'area confinante con il Palazzo di Giustizia.
Dai primi rilievi, eseguiti anche grazie all'utilizzo di una macchina escavatrice, è stato  possibile accertare la presenza di eternit e di ingenti quantitativi di rifiuti speciali interrati e sono stati rinvenuti anche resti di lapidi.
L'area interessata, di circa 20 mila metri quadrati, inserita nei limiti amministrativi del Parco Adda Sud, e quindi soggetta a vincoli paesaggistici, è in parte di proprietà privata e in parte dell'Amministrazione comunale di Lodi.
Il personale del Corpo forestale dello Stato, su disposizione della Procura della Repubblica di Lodi, ha posto sotto sequestro l'intera area e sta procedendo a nominare custode giudiziario il dirigente dell'ufficio tecnico del Comune di Lodi.
Le indagini, da parte della Forestale, proseguono per accertare gli autori dei reati riscontrati,  in particolare per la creazione di una vasta discarica abusiva che si trova in pieno centro cittadino.

3 commenti:

  1. Tempo fa, quando c'era ancora il Geom. Giacomotti in comune, mia moglie segnalò con lettera manuale e poi con raccomandata, insieme a 2 vicini, che in riempimenti effettuati nel cantiere confinante con la nostra casa c'era presenza di lastre di eternit "sbriciolate" e residui di muri e pavimenti (provenienti ovviamente da demolizioni non controllate, poichè questi materiali devono essere correttamente vagliati e smaltiti). Dopo un anno l'ufficio tecnico ci rispose che non ebbero mai occasione di accedere al cantiere per l'assenza del proprietario, del geometra incaricato, dell'impresa. Però tutti i sabati e domeniche arrivavano i camion a scaricare... Quando poi segnalammo anche un abuso in termini di distanze ed altezze l'allora consulente del comune rispose a mia moglie di fare denuncia ai Carabinieri o alla Procura perchè il comune non poteva accedere con la forza!?!?!.
    Secondo Voi cosa è successo da allora? Che il vicino ha solamente chiesto il condono edilizio, che da quel momento non siamo in buoni rapporti, che il comune se ne è lavato le mani dimenticando il tutto, che la "roba" è sempre sotterrata (è servito per riempire la discesa carrabile). Meno male che il mio orto non è valle!! Ma ce ne sono altri a valle, che anche loro hanno dimenticato... Se anche quando si segnala ...

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    1. Il mio orto confina con una casa che ha il tetto in eternit, la roba del mio orto potrebbe essere avvvelenata da questo materiale specialmente quando tira vento? Grazie,Caterina

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    2. Gentile signora, non credo che il problema sia relativo solo al suo orto. Disgraziatamente in paese abbiamo diversi tetti in eternit e alcuni sono in stato di manutenzione pessimo. Se le fibre volano, vanno ovunque, non solo sull'insalata confinante. Mi piacerebbe che (almeno)su questo argomento si formasse un minimo di interesse pubblico; poi si potrebbe organizzare qualcosa. Le confesso che sono piuttosto stufo di fare il solito, solitario rompiscatole delle amministrazioni senza che nessuno dia un minimo di aiuto e di collaborazione. Se è problema comune, muoviamoci assieme. Se non interessa, pazienza. Mi scusi la franchezza

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