Sempre scorrendo il mensile Il Periodico nella sua edizione di marzo, ci si imbatte in un altro articolo veramente "curioso", alla pagina 5 intitolato Punto di Vista.
Anche in questo caso si rileva lo strano e repentino mutamento di umore del giornale verso la presente amministrazione guidata dal sindaco Anna Corbi, la persona che nel settembre 2010 era stata fatta segno di un articolo di assai dubbio gusto, fortissimamente critico, quello del "Professore Sindaco" per il quale avevo sentito parlare di denunce. Ma i tempi cambiano, gli interessi sono mutevoli ed ora è la minoranza , quella che effettivamente si esprime e, ricorrendone le condizioni, critica, ad essere biasimata.
Nell'articolo a pagina 5, il primo in alto, il direttore Disperati pontifica e, malauguratamente, dimostra una certa semplicità nel formulare giudizi unitamente ad una spiccata disinformazione nell'attribuire la paternità di provvedimenti legislativi.
Si parla di piano di governo del territorio, PGT. Parte con il dire che la minoranza ha votato contro: se fosse stato attento (o gli avessero ben riferito) avrebbe sentito che il voto è stato di astensione, in linea con la tesi sostenuta: non è stato possibile, in una sola ora di spiegazione, capire, approfondire, giudicare e condividere le linee guida, ovvero le basi fondanti del PGT. Dove il Disperati afferma "se il voto fosse stato politico niente da dire, invece è stato motivato dal fatto che non siamo tutti tecnici, non capiamo ecc" si deduce che nella sua concezione un voto politico può essere dato, sì o no, a prescindere dalla giustezza dell'argomento in votazione, ricorrendo alla monetina; il fatto che si richiedesse di valutare, dopo solo un'ora di spiegazione, un documento di 120 pagine e 18 allegati, frutto di mesi di lavoro di uno studio professionale, documento scaturente da una legge composta da oltre 100 articoli gli appare irrilevante. Io invece sono abituato a fare le cose con coscienza e non accetto di esprimere un voto ad occhi chiusi, nè positivo, nè negativo, nè "politico", nè tecnico. In quella occasione ho osservato che sarebbe stato opportuno fare prima delle riunioni informative e solo dopo passare al voto. Insiste il Disperati nella sua opera di critica alla minoranza dicendo che "... le dichiarazioni di Sorrentino lasciano il tempo che trovano perchè se fossimo tutti dei tecnici redarre un PGT sarebbe cosa facilissima ...". Mi sembra un'affermazione infelice. Qua non si tratta di essere tecnici, ma di capire quello che si vota, nell'interesse della cittadinanza, non di altri. Quanto alla facilità per i tecnici nel redarre un PGT, sembra una cosa poco reale, stanti le remunerazioni non esigue giustamente corrisposte per un lavoro lungo, difficile e complesso (salvo per i giornalisti intelligentissimi). Peraltro dice che se fossimo tecnici sarebbe facilissimo, e nella stessa frase dice che quindi "non servirebbero architetti che si scervellano ...". E' una contraddizione o pensa che gli architetti debbano scervellarsi per fare e capire quello che lui considera facile?
Sempre nello stesso articolo, il ben informato Disperati ci rivela che la dismissione della partecipazione in Terme di Salice SpA da parte del comune deriva da una legge emanata dal Governo Monti. E' uno Scoop. Pensare che tutti gli altri pensavano che derivasse dalla legge finanziaria approvata nel 2009 e successive modifiche, tutte estranee al presente governo.
Ma se lo dice il direttore de Il Periodico ....
Per chi fosse curioso di apprezzare come cambiano .... i tempi e volesse rileggere l'articolo "Il Sindaco Professore o il Professore Sindaco" clicchi QUA
mercoledì 28 marzo 2012
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