Indifferenza: Mancanza, spesso ostentata, di partecipazione o d'interesse.
Stamattina, a Rivanazzano Terme, c'è stato un convegno per esaminare quanto il sistema termale del nostro territorio possa contribuire ad alleviare la crisi occupazionale.
Erano stati invitati, fra gli altri, Sindaci ed amministrazioni della zona, sindacati, comunità montana, GAL, operatori ecc.
Il titolo era "Termalismo: un'opportunità di sviluppo per il territorio".
Il parterre dei relatori era di ottimo livello e comprendeva un onorevole esperto in materia, il Vice Pres dell'Unione Industriali della provincia di Pavia, un docente LUISS consulente di Federterme (associazione confindustriale), un docente dell'università di Pavia, il direttore delle Terme di Sirmione.
Niente.
Il pubblico intervenuto è stato scarsissimo e in particolare erano assenti la CMOP, Gal, sindacati. Per i sindaci era presente Romano Ferrari di Rivanazzano restato fino al termine, e Anna Corbi di Godiasco. Quest'ultima tuttavia se n'è andata poco dopo: forse perché c'era pochissimo pubblico?
Questo mi ha lasciato molto perplesso: un sindaco socio al 47% della maggiore società termale e azienda della zona si disinteressa di cosa può rappresentare il sistema termale per l'occupazione dei suoi amministrati? Lascia un convegno dove avrebbe avuto la possibilità di sentire strategie, dati, considerazioni poco dopo l'inizio? E che dire di tutti quelli che non hanno neppure partecipato ?
Cosa dire di questi amministratori che, con pochi cambiamenti, ci portiamo dietro da anni, incapaci di trovare soluzioni al territorio che amministrano ?
Abbiamo indubbi punti di forza nel nostro territorio, ma siamo guidati da persone inadatte a valorizzarli.
Il nostro comune di Godiasco è stato proprietario del 100% delle Terme di Salice dal 2000 al luglio del 2005 e dopo del 47%. Qual'è stato il suo contributo alla gestione? Ha partecipato alle decisioni via via prese approvandole o le ha avversate? Cos'ha proposto per aumentare la ricaduta sul territorio dell'attività dell'azienda ? Ha cercato di creare le condizioni perché si creasse una spirale virtuosa fra gli operatori economici ? oppure deve ancora decidere qual'è la vocazione del territorio ?
Il direttore delle Terme di Sirmione (altra realtà, certamente) ha parlato di un fatturato annuo di 28 milioni che ne genera ben 200 sull'indotto: 7 a 1! Sarebbe come, solo prendendo il fatturato delle Terme di Salice, avere un indotto di 30 milioni nel nostro territorio. Saremmo la mecca del lavoro! (ma questi dati il nostro sindaco Corbi non li ha sentiti: se n'era già andata).
I nostri amministratori (ad eccezione del sindaco rivanazzanese) sembrano indifferenti a tutto questo. La crisi morde, i posti di lavoro si perdono, il pendolarismo aumenta. E loro cosa fanno? Che strategie hanno ? Amministrare un paese significa tenere le strade senza buche (ma qua ci sono) o c'è qualcosa d'altro?
Li abbiamo voluti, votati, ora ce li teniamo.
Naturalmente anche i cittadini senza cariche amministrative avrebbero il dovere di interessarsi alle sorti del proprio territorio, del suo sviluppo, delle prospettive che vengono create per se stessi, per i propri figli e nipoti. Probabilmente un loro maggiore coinvolgimento aumenterebbe anche la consapevolezza dei problemi, e della capacità o meno degli amministratori di risolverli.
Ho ricevuto 5 commenti: si differenziano per chi interpreta la parte dell'asino, io o "i politici" eccetera. Mi sembra che non arricchiscano granché la discussione. Mi piacerebbe invece, visto che il convegno è andato com'è andato, vedere se qualche proposta/idea in tema nasce su questo blog. E' possibile che il sistema termale del nostro territorio costituisca il volano di sviluppo? o meglio, come ha proposto l'ottimo Claudio Micalizio in inizio manifestazione: "siamo veramente tutti consapevoli che il sistema termale può essere il volano di sviluppo?" Che idee ci sono, che cosa si potrebbe tentare, cosa può essere organizzato, chi lo deve organizzare, quali sono le categorie, persone, associazioni, istituzioni che devono fare cosa? Penso che commenti in questo senso sarebbero molto utili, mentre il distribuire generosamente attestati di asinità ormai lascia il tempo che trova (anche perché taluni ne hanno talmente tanti che ...)
RispondiEliminaLe Terme sono certamente una grande attrattiva ma sole non bastano. Credo che per poter trovare il volano si debba. senza troppe esitazioni, unire le potenzialità delle Terme con quelle di TUTTI gli altri elementi turistici del territorio: enogastronomia, natura, arte, cultura e svago cercando di escludere le scorciatoie e garantendo sempre un servizio di gran qualità. Tutto ciò è solo possibile quando la creazione di questa offerta è voluta dalla passione e dalla visione degli imprenditori locali. Le istituzioni sono li da usare ma non possiamo aspettarci che facciano da sole.
RispondiEliminaUn appunto: ma la Marchiafava dov'era? Siamo quasi arrivati al punto di rimpiangere la sua predecessora Crotti....
Buona settimana a tutti
PS: E complimenti a chi ha organizzato questo evento, non si finisce mai di imparare.
Le istituzioni non vanno "usate" come scrive Ingenuo Ottimista. Sono soggetti attivi e non passivi. La loro missione è quella di mettere chiunque nelle condizioni ideali per poter dare sfogo alla propria "passione e visione".
RispondiEliminaIl punto di partenza del nostro territorio sono e devono essere le Terme. E' da qui che bisogna partire/ripartire. Nonostante le scellerate gestioni e vicende di questi ultimi anni stiamo pur sempre parlando di una realtà che fattura quasi 5 mln€. E ricordo una volta di più che l'azionista di maggioranza e poi di minoranza è stato ed è il Comune di Godiasco, quindi una di quelle istituzioni cui si faceva menzione. Dispiace constatare, come un'occasione quale quella rappresentata dal Referendum, sia stata sprecata. Avrebbe potuto rappresentare un'opportunità ghiotta per poter aprire un dibattito interessante e proficuo attorno a queste tematiche.
Leggo sulla pagina FaceBook di Erri De Luca:
RispondiEliminaRIFLESSIONI - Indifferenza - Sono molte le atrocità nel mondo e moltissimi i pericoli: Ma di una cosa sono certo: il male peggiore è l’indifferenza. Il contrario dell’amore non è l’odio, ma l’indifferenza; il contrario della vita non è la morte, ma l’indifferenza; il contrario dell’intelligenza non è la stupidità, ma l’indifferenza. E’ contro di essa che bisogna combattere con tutte le proprie forze. E per farlo un’arma esiste: l’educazione. Bisogna praticarla, diffonderla, condividerla, esercitarla sempre e dovunque. Non arrendersi mai. Elie Wiesel, premio Nobel per la pace-1986