INDUSTRIA/ARTIGIANATO 12,7 milioni alle imprese con il progetto "Driade"
Una dote di 12,7 milioni di euro alle imprese lombarde: è questo l'importo che Regione Lombardia ha messo a disposizione con il progetto Driade (Distretti regionali per l'innovazione, l'attrattività e il dinamismo dell'economia locale). Le due linee di azione in cui è articolato (Dafne e Artemide) mirano a promuovere le aggregazioni di imprese e le eccellenze territoriali.
Progetto Driade, 12,7 milioni di euro alle imprese con due bandi
Domenico Zambetti Assessore all'Artigianato e Servizi
30 gennaio 2009
(Ln - Milano) Una dote di 12,7 milioni di euro alle imprese lombarde: è questo l'importo che Regione Lombardia mette a disposizione con il progetto Driade (Distretti regionali per l'innovazione, l'attrattività e il dinamismo dell'economia locale).
Le due linee di azione in cui è articolato (Dafne per l'industria e Artemide per l'artigianato) mirano a promuovere le aggregazioni di imprese e le eccellenze territoriali. Dafne, la linea di azione che si propone di sostenere l'emersione di sistemi produttivi localizzati o diffusi in ambito industriale, ha una dotazione di 7,6 milioni di euro.
La linea di azione Artemide, che si rivolge al settore dell'artigianato, è pensata per rafforzare e far crescere le reti artigiane o di micro imprese eccellenti all'interno dei distretti specialistici e dei metadistretti. La dotazione per Artemide è di 5,12 milioni di euro. Fino al 30 marzo sarà possibile avanzare candidature di progetti che saranno poi finanziati attraverso i bandi che verranno pubblicati nella seconda metà del 2009.
Le due linee di azione che compongono Driade sono state presentate oggi in un convegno che ha visto la partecipazione dei rappresentanti delle associazioni industriali e dell'artigianato lombardo all'Hilton Hotel di Milano.
"Driade è un intervento sperimentale e innovativo - ha spiegato l'assessore all'Artigianato e Servizi, Domenico Zambetti - volto a sostenere artigiani e microimprese lombarde valorizzando il loro potenziale di forza trainante dell'economia. Com'è noto, la legge regionale n. 1 del 2007 sulla competitività ha ribadito e rilanciato l'azione regionale a sostegno dei distretti intesi quale libere aggregazioni di imprese. Parallelamente, a livello nazionale, la legge finanziaria 2007 aveva previsto un contributo statale in favore dei distretti produttivi proposti dalle Regioni. Su queste basi, la Giunta regionale ha approvato, nel giugno 2008, il programma Driade cofinanziato dal Ministero per lo Sviluppo Economico. Si stima che le risorse che complessivamente il progetto arriverà ad attivare arriveranno, quindi, a circa 25 milioni di euro conteggiando gli apporti delle aziende partecipanti al progetto e quelli di altri enti pubblici come Unioncamere che, nell'ambito dell'Accordo di Programma con la Regione, sostiene la linea di azione Artemide".
All'interno della Regione sono coinvolti nella realizzazione del Programma con la Presidenza, gli assessorati all'Industria e all'Artigianato e le società e enti regionali Cestec e Irer.
"Regione Lombardia - ha proseguito Zambetti - è protagonista di una azione che tende a valorizzare sempre più i distretti e i metadistretti artigianali in vista di una sempre maggior capacità di coniugare vocazione territoriale con la capacità di innovarsi facendo sistema e costruendo basi ancora più solide per la crescita del comparto lombardo".
"Auspico - ha concluso Zambetti - che a questa ambiziosa impresa si affiancheranno Province e altri enti locali oltre che, imprese e Associazioni di categoria".
"Il radicale cambiamento di approccio delle imprese ai mercati - ha commentato l'assessore all'Industria, Pmi e Cooperazione, Romano La Russa - ci ha portato a dover competere a livello internazionale, puntando soprattutto sui fattori innovativi tecnologici e organizzativi. In questo contesto, Driade è un tassello importante che prende atto di esigenze espresse dal territorio ponendosi come obiettivi l'emersione di sistemi produttivi presenti nel territorio lombardo, ma ancora non formalmente riconosciuti, sviluppatisi in seguito alla rapida trasformazione del mercato e delle conoscenze tecnologiche, la ristrutturazione, il rafforzamento e la crescita di reti di artigiani e micro imprese nel contesto dei distretti di specializzazione e dei metadistretti lombardi, e lo studio e l'analisi delle trasformazioni in corso e le previsioni di sviluppo, con particolare attenzione alle nuove forme di organizzazione produttiva, di coordinamento e di assetto giuridico delle imprese".
"Voglio anche ricordare - ha concluso La Russa - le altre misure presentate in questi giorni, a partire dallo stanziamento di 12 milioni di euro per agevolare l'acquisizione di nuovi macchinari tecnologicamente avanzati, il recente lancio del Fondo di rotazione per l'imprenditorialità (Frim-Fesr) da 30 milioni e il bando micro-macro (da 7 milioni) per supportare e favorire la presenza all'estero del sistema imprenditoriale lombardo". (Ln)
mercoledì 4 febbraio 2009
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