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giovedì 9 febbraio 2012

Parco di Salice: vecchi problemi ancora irrisolti ?

Guardando indietro in questo blog, si trovano ogni tanto dei post che affrontano argomenti problematici, ancora tutti irrisolti.
Uno di questi è relativo al parco di Salice Terme.
Ne scrissi nel giugno del 2008 riportando un articolo de La Provincia.
Rinfrescai la memoria nel 2009, in agosto, per ribadire il concetto.
Se ne parla ancora oggi nel 2012 a problema tuttora irrisolto.
Per leggere i post passati clicca QUA.
Le analisi ci sono e ci sono state, i progetti ci sono e ci sono stati, le amministrazioni sono cambiate,  la soluzione non si vede, neppure all'orizzonte.
Si deve riconoscere, ahimè con dispiacere, che un notevole impegno alla questione lo sta mettendo la burocrazia, ma per ulteriormente ritardare il tutto.
Basti pensare che per abbattere delle piante morte stecchite nel parco c'è voluto uno studio di un professore del Gallini (5/6 anni or sono), un incarico ad un volenteroso cittadino, una relazione dell'ufficio fito patologico della Regione, il parere delle Belle Arti, il parere del Corpo Forestale dello Stato ed infine quello dell'Ufficio Tecnico Comunale. Dopo di che si è potuto tagliare, anche se tutti questi passaggi non hanno definitivamente appurato se il ceppo residuo fosse da trivellare o estirpare: forse si è fatta la procedura troppo di fretta e non c'è stato il tempo di pensarci?  E' ovvio che in tutti questi passaggi il tempo passa e le piante certo non ci godono. A rallentare i tempi provvedono anche, ovviamente, i fondi necessari all'operazione che tutti desiderano che spendano ....  gli altri.
In questo modo il tempo passa, le piante si rovinano ulteriormente e la colpa non è di nessuno, o comunque è  "degli altri".
Bello sarebbe un sistema dove ci sia un solo interlocutore, capace e competente, che possa decidere se e cosa fare e che si assuma poi la responsabilità di avere, eventualmente, fatto male.
Ma quella delle responsabilità non è certo la cultura che alberga nè nel nostro paese (vedi sfascio delle Terme a gestione comunale), nè nel nostro Paese (vedi situazione socio economica).
E se i cittadini iniziassero a chiedersi di chi sono le responsabilità e a presentare il conto?

2 commenti:

  1. E' facile dire che siccome le Terme sono private, è il privato che deve spendere per il parco. Sarebbe giusto se potesse fare quello che vuole; ma visto che per fare qualsiasi cosa (nel parco) deve sentire mille pareri di organi pubblici che possono autorizzare, vietare e/O indirizzare, allora forse sarebbe anche giusto che quei rappresentanti del pubblico interesse mettessero dei pubblici danari per l'opera. Altrimenti il privato è portato a non fare nulla, e il parco va a ramengo.

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  2. Giustissimo tutto ciò che dici ,caro Sorrentino,salvo poi indignarsi se la proprietà minaccia di chiudere il parco perchè alcune decine di fruitori con cani al seguito non avrebbero più dove portare il proprio cane a fare la " cacchina ".

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