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mercoledì 4 maggio 2011

L'affare mensa alla scuola materna





Situazione ingarbugliata quella della mensa della scuola materna ospitata nel centro Diviani a Salice Terme (Rivanazzano).
Una struttura costruita circa 7 anni fa con finanziamenti regionali sui ruderi di un immobile, la ex colonia elioterapica, donata al comune di Godiasco e lasciata marcire per anni (assieme ad altra struttura nel viale Colombo, poi pare acquistata in asta dall'allora geometra comunale, dove ora si vede un immobile semi finito). La struttura fu finanziata e costruita come struttura scolastica con residenza: al primo piano infatti vi sono 17 camere con servizio, ma sono state utilizzate solo una volta dai giocatori della Juve nel 2004.
La parte destinata alla scuola materna fu, all'epoca, mal dimensionata perchè realizzata sul numero dei bambini presenti, senza pensare che, nel tempo, avrebbero potuto aumentare. Poi invece, nonostante le molte e giustificate critiche, Salice ha attirato molte nuove famiglie ed il numero dei bambini è cresciuto mettendo in crisi la struttura (o almeno la parte che a loro era destinata). La precedente amministrazione (quella che aveva sbagliato le previsioni) cercò di rimediare cedendo provvisoriamente un ulteriore locale al piano terra per sistemarci la mensa: ovviamente era una situazione di ripiego, peraltro con bagni inadatti ai bambini e separata dalla "zona materna". Per rimediare (e due) alla separazione, fu costruito un tunnel (pure lui provvisorio) di legno che lascia passare, nell'inverno, gelidi spifferi. I bambini, per andare a mangiare, devono indossare il cappotto e rimetterlo nuovamente se, durante il pasto, hanno da far "pipì". Per di più la tensostruttura ideata e realizzata nel 2010 ha improvvidamente tappato l'uscita di sicurezza. A quel punto l'ASL ha ordinato il trasferimento della mensa: mancavano i bagni (quelli da adulti non van bene) e l'uscita di sicurezza. La dirigenza della scuola ha pensato quindi di ritornare ad occupare la vecchia mensa (che prima era stata giudicata di dimensioni insufficienti) spingendosi ad ipotizzare di occupare una parte di corridoio con dei tavolini attaccati al muro da abbassare all'occorrenza. L'ASL ha bocciato il corridoio come zona pranzo. A quel punto il comune ha pensato di utilizzare, come zona pranzo di emergenza complementare alla vecchia, una parte dell'atrio di accesso, delimitandolo con una paretina mobile. Tale zona dovrebbe essere utilizzata tutte le volte che il numero dei bambini eccede la capienza della vecchia mensa. La scelta non è certamente felice, ma il problema è di soluzione difficile e facile all'un tempo. Così com'è il complesso Diviani assolve a troppe funzioni. Attualmente esso ospita:
- al piano seminterrato le cucine affittate ad una ditta di ristorazione;
- al piano terra la scuola materna, la biblioteca comunale e la Accademia di Belle arti di Sanremo;
- al primo piano ancora la Accademia di B.A. e l'Unitrè, oltre alle famose 17 camere ufficialmente non utilizzate.
Dire che c'è una eccessiva frammistione mi sembra ovvio.
Ancora una volta è un discorso di priorità: gli spazi sono limitati e si tratta di fare delle scelte. Mettendo in ordine di importanza le entità oggi presenti mi sembra ovvio che l'Accademia occupa l'ultimo posto. L'affitto scade in autunno. Iniziamo a non rinnovarlo. Poi razionalizziamo la presenza di Unitrè al primo piano.
Dopo si potrebbe, con spesa non spaventosa e da sopportare assieme al comune di Rivanazzano, la sistemazione dei bagni (adiacenti l'attuale mensa bambini di cui sopra) ad uso di bambino e la realizzazione di un corridoio in muratura a collegare la struttura.
Come minoranza siamo tranquillamente disponibili ad approvare un incremento temporaneo dell'addizionale IRPEF come "tassa di scopo" da utilizzare per quanto sopra.
Più radicalmente ricordo di aver proposto, già da alcuni anni, il trasferimento delle elementari salicesi da piazza Spadolini al centro Diviani per realizzare un polo esclusivamente scolastico e di trasferire ogni altra attività all'edificio così liberato. Questo consisterebbe nel riunire circa 170 bambini in un solo luogo e di rendere quindi assai più sinergica tutta la gestione, ivi compresa la possibilità di cucinare in loco i pasti anzichè farli venire già cotti da fuori.
Questo progetto, avanzato dal mio gruppo nel 2006, era anche nel programma dell'attuale maggioranza ma è stato accantonato perchè ci sono difficoltà burocratiche: ovviamente, ma se vi fosse una precisa e forte volontà ....

Le foto: in alto la vecchia mensa (da riutilizzare) ed il corridoio in legno, l'atrio (con la paretina) come mensa supplementare e un muro scrostato in attesa di manutenzione.

Questo l'incipit di un articolo che La Provincia dedica all'argomento:

MERCOLEDÌ, 04 MAGGIO 2011 - Pagina 30 - cronaca
Mensa, protestano i genitori «Nessuna autorizzazione Asl». Il sindaco: «Parliamone»

SALICE TERME. Monta la protesta delle mamme dell’asilo Diviani di Salice Terme a proposito della mensa predisposta per i bambini. Il gruppo di genitori, che si è radunato ieri mattina davanti alla struttura, ha protestato fortemente per le condizioni della nuova mensa.
«Contrariamente a quanto detto dal sindaco Corbi nessun lavoro è stato fatto, c’è un divisorio in plastica che divide il salone e sottrae spazio ai bambini che lo usano quotidianamente e non raramente come tutti sanno - spiega infuriata Paola Mutti, mamma che si fa portavoce della protesta - il problema è di igiene: non ci sono le condizioni per far mangiare i bambini in un posto dove passano molte persone. E l’Asl non ha dato nessuna autorizzazione».
In questo momento i bambini del Diviani non mangiano nella mensa ricavata dal salone, ma pranzano in quella che è stata in uso fino a questo momento nell’edificio attiguo all’asilo concessa dalla precedente amministrazione (anche se il locale era nato per altro uso). «Per arrivarci c’è un corridoio di legno .... (continua sul giornale)

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