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giovedì 24 novembre 2011

I sogni e la realtà



I Sogni:
Dal sito del comune di Rivanazzano:

Lo si conosce come l’aeroporto della Provincia di Pavia, ma i trentamila metri quadrati della pista aeroportuale si trovano interamente sulla superficie del comune di Rivanazzano, il noto centro termale dell’Oltrepò Pavese. Esistente fin dalla prima guerra mondiale, quando veniva chiamato semplicemente “campo di fortuna” l’aeroporto di Rivanazzano è oggi una struttura moderna, avanzata dal punto di vista tecnologico e della sicurezza, un complesso funzionale e efficiente per il traffico aereo turistico e sportivo, ma soprattutto una grande opportunità di sviluppo per attività didattiche, operative e tecnico commerciali.
L’area aeroportuale, recentemente ammodernata è infatti in grado di soddisfare le esigenze tecniche dei piloti ed offrire appropriate soluzioni logistiche, oltre naturalmente ad essere al centro di investimenti per nuove infrastrutture e ampliamenti garanti di importanti sviluppi futuri in diversi ambiti dell’aviazione leggera.
Le attività dell’aeroporto sono aumentate di anno in anno grazie anche alla sollecitudine della Società AliBerg proprietaria dell’intera area: numerose infatti le aziende aeronautiche che hanno già scelto Rivanazzano come base per i loro commerci e soddisfacente il progressivo interesse degli investitori intorno all’area, grazie anche alla manifestazione di maggior richiamo dell’Aeroporto, in programma nel mese di maggio, Avio Expo.

La Realtà:
Da La Provincia Pavese on line del 2 settembre 2011:
RIVANAZZANO. Non è servito nemmeno chiedere il pagamento “simbolico” di mille euro. Il prezzo concorrenziale non ha indotto alcun imprenditore ad acquistare l’aeroporto di Rivanazzano. O, meglio, a rilevare le quote pubbliche della società. Così, dopo anni di investimenti e di illusioni, lo scalo alza bandiera bianca. Nell’assemblea dei soci, fissata per il prossimo 7 settembre, verrà decretata la messa in liquidazione della società e si provvederà alla nomina di un liquidatore. Un professionista che dovrà esaminare la documentazione contabile e ricostruire la situazione.

I dati ufficiali, al momento, parlano di debiti per 469.000 euro, di una perdita di esercizio di 335.000 euro e di 47.000 euro di crediti che lo stesso collegio sindacale giudica “inesigibili”. Tradotto: soldi che non arriveranno mai in cassa. Alla messa in liquidazione si è arrivati dopo che i partner pubblici (Provincia, Camera di Commercio, Comuni di Voghera e Rivanazzano) si sono rifiutati di votare l’ultimo bilancio. Non per un capriccio, ma per una imposizione della legge: «Dopo tre bilanci chiusi in negativo – spiega Giacomo De Ghislanzoni, presidente della Camera di Commercio – gli enti pubblici non possono più partecipare a società in perdita. Così si è arrivati alla messa in liquidazione e a questo punto, finalmente, il liquidatore farà chiarezza sui conti». Il primo dubbio riguarda la situazione debitoria. Chi si farà carico di mezzo milione di euro? Ci sono alcuni beni patrimoniali che, se venduti, potrebbero coprire una parte della somma. Ma il rischio è che la somma vada a gravare sui rispettivi bilanci dei soci. La Provincia partecipa alla società per il 34,6 per cento delle quote, la Camera di Commercio per il 35,2 per cento, il Comune di Voghera per il 3,8 per cento. Palazzo Gounela ha da tempo messo in atto una “exit strategy” dalla società. Ora il punto di svolta è fissato al 7 settembre. E all’ipotesi, per il momento piuttosto fumosa, che qualche imprenditore privato possa rivolgere il proprio interesse alla pista lunga oltre un chilometro.
Prima di pensare alla vendita, però, occorrerà fare il punto della situazione. Un tentativo, in questo senso, è già stato fatto, nell’autunno 2010, dagli ispettori della Corte dei Conti. L’organismo di giustizia contabile chiese (e ottenne) chiarimenti sulla gestione societaria all’amministrazione provinciale, allora guidata da Vittorio Poma, e alla Camera di Commercio. Comunque vada a finire la vicenda, resterà la delusione per un progetto che è costato una barca di quattrini e non ha mai avuto consistenza. Chi pensava di far atterrare gli “Atr 42” a Rivanazzano, è stato smentito. Chi, come l’imprenditore Pierangelo Bergaglio, insisteva sugli aspetti turistici della struttura, avrà l’amara consolazione di poter recriminare: «Ve l’avevo detto».

Entrambi i brani sono stati trovati oggi 24/11/11 ore 13


La differenza fra i sogni e la realtà? circa 2 milioni di euro, pressappoco. Per la maggior parte ai danni della CCIAA e della Provincia di Pavia, meno il comune di Voghera, poco quello di Rivanazzano

Clicca QUA per un po' di storia dell'impianto

5 commenti:

  1. Gentile Sorrentino,

    grazie per questo aggiornamento sull'oculatezza e lungimiranza dei nostri amministratori nel gestire i nostri beni. Volevo solo fare una precisazione riguardo: "Per la maggior parte ai danni della CCIAA e della Provincia di Pavia, meno il comune di Voghera, poco quello di Rivanazzano".
    I danni sono direttamente ricoducibili ai contribuenti quindi a LEI e a tutti NOI.
    Forse bisogna iniziare a capire che Provincia, comune, Camera Commercio e compagnia cantanti siamo NOI cittadini, imprenditori, dipendenti...
    Forse sarebbe il caso di organizzare un bell'incontro pubblico in cui discutere il futuro di questo NOSTRO aereoporto.
    Grazie ancora per l'attenzione e buon lavoro.
    F.P.

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  2. .. ......che dire della rinegoziazione dei mutui in scadenza a 30 anni!
    Aumentare il debito a carico di noi cittadini rinegoziando anche i mutui con scadenza a breve non è certo lungimirante!
    Concordo con te su tutto.
    L.N.

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  3. Certo che tutti i soldi spesi (e persi) dalle amministrazioni pubbliche vengono dalle nostre tasche. L'ho sempre detto, ma ho sempre trovato poco ascolto. Ricordo quando fu fatta la fontana in Salice ed io contestavo il costo di 340.000 euro. Mi fu detto che comunque la maggior parte la metteva la Regione!
    Per la vicenda aereoporto mi sono stupito molto quando ho assistito al consiglio comunale di Voghera in cui si votava la messa in liquidazione (ovvero l'atto di morte) dell'impianto. Nessuno dei consiglieri fece un intervento, nessuno chiese l'entità delle cifre in gioco, nessuno chiese ai consiglieri di nomina comunale vogherese (anche Rivanazzano T. ne ha/aveva uno) un commento, una relazione, nulla. Passò con il voto di tutti, nell'indifferenza totale.
    Anche di queste cose è fatto il disastro in cui il nostro Paese si sta dibattendo, di queste cose di cui tutti i cittadini si sono sempre bellamente disinteressati. Lei ha mai sentito parlare dello "scandalo" aereoporto in uno dei tanti capannelli di persone che si vedono nelle nostre piazze?

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  4. Rinegoziazione mutui.
    Il discorso è complesso: si tratta infatti di allungare la vita residua del debito, ma anche di spuntare tassi più bassi di quelli originari lasciando quindi maggiori risorse al comune e non alle banche e/o CDDPP.
    Comunque mi risulta che il comune di Godiasco è uno dei pochi a non aver effettuato l'operazione.

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  5. in galera............. diceva un comico .... in galera.....................

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