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lunedì 16 gennaio 2012

Cons. Comunale del 19/12/11 Comunicazioni del Sindaco - 2

Il giorno 13 u.s. ho riportato la prima parte delle comunicazioni fatte dal Sindaco durante il Consiglio Comunale del 19/12, ora tocca alla seconda ed ultima parte. Questa è particolarmente interessante in quanto fornisce alcuni spunti su come la maggioranza intende inquadrare ed affrontare la tematica "partecipazione comunale nelle Terme di Salice":

 Da ultimo due importanti anticipazioni per il 2012
La prima riguarda il referendum per il cambio del nome , referendum che non ci costerà niente perché finanziato dalla Regione. Esso si terrà l’11 marzo e la domanda è così formulata : volete che il comune di Godiasco (Pavia) si chiami Godiasco  Salice Terme? Richiamo questo Consiglio a sostenere la votazione, consiglio che licenzio la proposta di referendum all’unanimità. I motivi che ci portano a sostenere la necessità di  modificare il nome del Comune di Godiasco possono essere così riassunti.
Come tutti sappiamo Salice Terme, per lunga tradizione storica, è parte integrante del  Comune di Godiasco.
Salice Terme, negli ultimi cinquant’anni , è  cresciuta sia sotto l’aspetto urbanistico, sia  per numero di abitanti .
Salice Terme è sede di  stabilimenti termali tra i più importanti d’Italia,il suo bacino idrominerale si estende in tutto il territorio comunale da Godiasco a Salice stessa lungo Montalfeo
Salice Terme è collocata al centro del bacino idrominerale che porta, nel campo scientifico/ accademico, nazionale ed internazionale  che s’interessa dello studio e delle ricerche in campo idrominerale e specificatamente dello studio di acque salsobromojodiche e solfuree,  lo stesso nome. In   bibliografia si cita , infatti, il nome di Salice Terme .
Salice Terme, fino ad alcuni anni addietro,  godeva  di una parziale visibilità attraverso un codice di avviamento postale (CAP)  che ora non esiste più.
Salice Terme  pur essendo molto nota ( in Italia ed anche all’estero), istituzionalmente  non è riconosciuta  come un territorio amministrato autonomamente (Comuni di Italia e di Europa) ma, a volte, strumentalmente, sembra anche amministrata da più enti municipali.
Salice Terme,  come entità territoriale, culturale e per la  parte che le compete, anche storica, sente il dovere riconoscente di mettere in comune con le proprie radici storiche , il territorio di Godiasco, dove, peraltro, si estende, come sopra detto, il bacino idrominerale, il suffisso Terme che rafforzerà e renderà visibile la    caratterizzazione termale/turistica dell’unico comune di Godiasco Salice Terme
In sintesi: i DIECI MOTIVI PER DIRE SI alla domanda:
Vuoi che il Comune di Godiasco (provincia di Pavia) muti il suo nome da Godiasco in Godiasco Salice Terme?
sono i seguenti
                       
Si      perché così anche  Godiasco, dove si trovano, in parte, le acque minerali, si vedrà riconosciuto come Comune Termale
Si      perché così anche   Godiasco godrà della fama di Salice Terme
Si      perché così anche a Godiasco il valore degli immobili aumenterà
Si      perché così anche a Godiasco saranno valorizzati gli esercizi commerciali
Si      perché cosi Godiasco affermerà pubblicamente che Salice fa parte della        sua storia
Si      perché così Salice Terme  esisterà non solo di fatto ma anche di diritto
Si      perché così Salice Terme potrà rimanere se stessa ed essere indicata anche nel nome del Comune di appartenenza
Si      perché così Salice Terme avrà pari dignità del capoluogo
Si      perché così Salice Terme che è frazione più popolosa dello stesso capoluogo, avrà piena visibilità amministrativa , a tutti i livelli
Si      perché la cittadinanza  si aspetta di essere riconosciuta come appartenente allo stesso paese pur nelle differenze e nel loro rispetto.

Godiasco Salice Terme ha per sé l’avvenire grazie alla presenza degli importanti stabilimenti termali di Salice  e alle verdi colline di Godiasco.

Ricordo ancora  che la richiesta di referendum è partita da questo Consiglio con voto unanime e mi aspetto che il Consiglio tutto sostenga la scelta allora operata.
La seconda questione riguarda la dismissione delle quote azionarie della società Terme di Salice.
Il Comune, come è noto, è socio di una quota pari al 47% mentre il socio privato Società Oltrepò Resort è proprietario del 53%.
Al momento della privatizzazione (2005) furono stilati dei patti parasociali a garanzia dei diritti dei soci; essi avrebbero dovuto avere una durata quinquennale, ma, in realtà, tra il giugno e il settembre del 2005, con il passaggio del privato a socio di maggioranza mediante il ripianamento dei passivi sociali essi decaddero  a causa di una loro clausola che prevedeva che la loro durata sarebbe stata accorciata se il privato fosse divenuto socio di  maggioranza. A settembre 2005 già non valevano più.
Se ne potrebbe, forse fare un’interpretazione autentica tra le parti per vedere se qualche loro aspetto viene riconosciuto come ancora efficace ma questa questione è divenuta marginale a seguito dell disposizioni di legge che obbligano gli enti pubblici a dismettere le partecipazioni azionarie  di società i cui bilanci siano in perdita negli ultimi tre anni, entro il 31 -12 – 2012.
La l’obbligo di dismissione delle partecipazioni azionarie entro il 31.12.2012 è prevista nel DL 78/2010 art. 14 comma 32.
La nomina di un commissario ad acta per i comuni inadempienti è prevista dall'art. 16 comma 28 DL 138/2011.
Poiché il nostro Comune non può rinunciare facilmente alle Terme, è nostra intenzione aprire un tavolo con il nostro partner per arrivare alle decisioni migliori in maniera indolore e più utile e vantaggiosa per il Comune. Naturalmente il Comune si avvarrà di esperti (commercialisti e avvocati di fiducia).

Interviene il consigliere Serra Roberto che comunica che insieme ai consiglieri Meisina e Torlaschi è stato deciso che lo stesso svolgerà funzioni di  capogruppo e consegna al segretario comunale atto di nomina capogruppo. Precisa che il gruppo Progredire Insieme non si è configurato come un partito per cui chi interviene per ultimo non può replicare per il partito. Le dimissioni sono sono da motivare e su questo permettetemi vorrei conservare la privacy. Se c’è stata un’idea di disimpegno verso il ns. elettorato non è il caso di Pedemonte, ma in democrazia c’è il ricambio. Non cambieranno le cose sostanzialmente. Sono una persona del dialogo. Faremo un  dialogo mi auguro trasparente e diretto per costruire qualcosa per il nostro comune. Non farò polemica sterile. Sono qui per cercare di portare qualcosa di positivo alla nostra collettività. Un occhio di riguardo lo daremo ai nostri lettori che meritano di sapere cosa facciamo. Lo diremo con gli strumenti che abbiamo a disposizione. Per il fondo delle terme il famoso tesoretto abbiamo fatto i lavori che la gente piuò avere o non condiviso. Il cimitero è stato una partita di giro.

Interviene il Sindaco dicendo che non è così: il cimitero è stato un conto in rosso di 200.000,00 euro. Nella lista Progredire Insieme vi avvicendate continuamente: una collaborazione proficua si può fare se gli interlocutori non cambiano continuamente. Spero vi siate stabilizzati.

Interviene il consigliere Sorrentino Alberto dicendo che il potere logora chi non c’è l’ha: se avessero avuto il potere non si sarebbero avvicendati. Relativamente al tesoretto questo nei fatti non c’è mai stato: all’inizio facemmo un mutuo di € 600.000. Nel 2003 abbiamo dovuto fare un aumento di capitale per ripianare le perdite e abbiamo speso 1.000.000 di euro più gli altri 600.000 euro per un totale di 1.600.000 euro. La perizia dello studio Guatri è costata 50.000 euro e siamo a 1.650.000 euro. In fase di privatizzazione siamo stati assistiti da legali per un costo di circa 100.000 euro per cui il tesoretto non è mai esistito. Sono entrati in ritardo e svalutati. Poi noi li abbiamo trenuti in un fondo che rendeva pochissimo fino a ridosso delle elezioni. Con il tesoretto abbiamo recuperato solo una quota di quanto abbiamo speso. La perizia dello studio Guatri era di di € 15.600.000,00 ma avendo la società un andamento negativo il risultato finale era di € 10.130.000,00 se ricordo bene.

Interviene il Vicesindaco dicendo che se abbiamo il 47% della società abbiamo circa 5.000.000 di euro, quindi non è vero che ci abbiamo rimesso, semmai possiamo dissentire su come è stato speso il tesoretto.

Interviene il consigliere Sorrentino Alberto dicendo che la ns. quota viste le perdite si deve considerare su un valore inferiore ai 10.000.000 di euro.

Inteviene il Sindaco dicendo che abbiamo fatto un quesito alla Corte dei Conti sull’obbligo di cessione delle azioni delle Terme basato su due punti: che le terme sono essenziali per Salice e per tutta la zona e se bisogna comunque vendere a qualsisi offerta anche nettamnete a ribasso. Non avendo risposto la Corte dei Conti dichiarando non di sua competenza la risposta al quesito, abbaimo replicato il quesito al Ministero dell’Interno. A breve comunque faremo una trattativa con il socio privato aprendo un apposito tavolo di trattiva prima di procedere alla vendita. Dobbiamo fare una revisione della valutazione fatta in allora.

Interviene il Vicesindaco dicendo che il minimo del valore è 10.000.000 di euro e noi siamo propietari di quasi il cinquanta per cento. E’ chiaro che la valutazione poi la farà il mercato.

Per quanto riguarda il mio intervento sulla vicenda terme, non mi pare che il verbale riesca a ben chiarire i concetti espressi. Cercherò magari di esporli nuovamente in un post nei prossimi giorni.

4 commenti:

  1. Caro Alberto,
    nella riunione in questione, si è parlato del PARCO DELLE TERME, se non sbaglio quì non viene riportato, che si vorrebbe tenerlo come proprietà del Comune o lasciarlo alle TERME, potresti chiarirlo meglio.
    E possibilemte dire il tuo pensiero in merito.
    Grazie ancora per il tuo BLOG, a parte qualche contenuto maè una cosa bella e interessante.
    Ciao,
    facciamo bella Salice

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  2. Non lo so ma a me questa storia pare una grande bufala. Salice è già nel comune di Godiasco non capisco il senso di chiamarla Godiasco Salice Terme. Godiasco non ci guadagna niente, Salice nemmeno. Forse perchè Rivanazzano si è aggiunta Terme? Se invece di chiamarmi Mario mi chiamassi Piero cambierebbe qualcosa? Ho l'impressione che sia solo un espediente per spostare l'attenzione dai problemi veri. Degrado ambientale, speculazione edilizia, distruzione del territorio, malaffare non spariscono di sicuro cambiando nome.

    F.G.

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  3. Nella prima parte del discorso del Sindaco non sono onestamente riuscito a capire la premessa dei voti ottenuti. Lei forse voleva dire di aver vinto con 328 voti e Berogno, pur avendone presi molti piu' di te, si e' subito dimesso. Mi sono divertito a fare un'analisi e ho scoperto che la nostra Sindachessa, personalmente, si e' classificata al terzo posto e non al primo come sostenuto. Tu hai ottenuto 203 voti su 289 voti di lista ottenendo il 70.2 per cento. Berogno, secondo quanto riportato, ha ottenuto 297 voti sul totale di 753 voti della sua lista ottenendo il 39.4 per cento, mentre il nostro sindaco soltanto il 36.4 per cento, (328 voti su 901 della lista). Questo sta a significare che i consiglieri più votati sono quelli della Corbi, ma il candidato Sindaco più votato sei stato tu. Berogno, ne consiglieri ne candidato Sindaco. Direi che il risultato e' assai eloquente e corrispondente alla realta'. Della lista Corbi contano solo i Consiglieri, della tua lista conti solo tu e della lista Berogno non conta nessuno. Alla prossima

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  4. Parco delle Terme: il verbale riporta solo le dichiarazioni ufficiali del Sindaco. In effetti poi, durante la riunione, l'argomento è stato ancora "sfiorato". Nella buona sostanza il Sindaco ha intenzione di aprire un tavolo di trattativa con il consocio privato per la migliore soluzione della vicenda, in ottemperanza al dettato legislativo. Come in ogni trattativa ognuno dei soggetti cerca di mantenere le proprie carte coperte. E' solo dato sapere, o intuire, quali siano le priorità cui si dovrà cercare di dare la migliore soluzione possibile. Quelle del socio privato saranno ovviamente di natura patrimoniale/ reddituale, atte a difendere e sviluppare l'investimento già effettuato, mentre quelle pubbliche saranno più variegate dovendo tutelare gli aspetti inerenti il patrimonio pubblico, sia sotto il profilo bilancistico, sia sotto quello della tutela dell'azienda motore della economia locale, sia per le valenze paesistiche. Il Sindaco ha espressamente detto, e concordo in pieno, che la fruizione pubblica del parco è una priorità irrinunciabile.
    Tutto il resto scaturirà da una trattativa che è facile immaginare lunga e complessa, specialmente a causa di una privatizzazione realizzata in modo sciagurato.

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