Per completezza di informazione mi viene chiesto di pubblicare delle foto relative all'intervento sulla sequoia (quasi in angolo fra via Terme e via Galbicella) per riparare ai danni subiti dal fulmine circa 6 anni fa.
La punta dell'albero era stata spaccata in due, sezionata per il lungo e questo ovviamente ha causato un grosso danno alla salute della pianta.
L'intervento (ripeto gratuito) è consistito nel segare la parte spaccata fin dove era possibile e nel ricoprire il taglio con una pasta atta a sigillare e disinfettare. Verrà poi istallato un anello di ferro per tenere stretta la parte sperando che serva a far rimarginare la ferita.
Nel nostro parco ci sono 3 sequoie, due nel punto di cui si è detto ed una vicino alla quercia di Ada Negri.
Le sequoie sono dei giganti naturali, che riescono a vivere anche oltre 15 secoli (!) e a raggiungere altezze stratosferiche: pare che la più alta, in California, arrivi a 115 metri (il Pirellone di Milano è 127 m.). Le nostre sono di dimensioni ed età assai più modeste, ma direi che val davvero la pena di fare il massimo dello sforzo per non perderle.
domenica 22 gennaio 2012
Manutenzione del parco di salice Terme - La sequoia
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Salve.. vorrei chiedere se e possibile sapere il nome del prodotto usato sulla pianta.. e se qualcuno potrebbe dirmi se è possibile utilizzarlo su una quercia per lo stesso problema..
RispondiEliminaIl principio attivo utilizzato per la Sequoia è il Thiophanate metile,nome volgare Benlate o altri.... il secondo prodotto è Solfato di rame in formulazione flow.
RispondiEliminaSi possono certamente utilizzare anche su una quercia ma il lavoro andrebbe fatto da una ditta specializzata.
saluti Luciano
la ringrazio per l'attenzione e per la risposta..
RispondiEliminaCordiali saluti
mi voglio complimentare con Luciano Benedini e la sua squadra perchè oltre all'abbattimento delle piante sofferenti sta provvedendo, come da manuale, all'estirpazione e non al trivellamento delle radici, come invece proposto da qualche incompetente convinto di intendersene di botanica
RispondiEliminaOgni tanto un commento " buono con il sottoscritto " mi conforta.
RispondiEliminaInfatti il trivellamento delle radici,in un parco,è una operazione da evitare assolutamente,perchè si rischia fortissimamente di propagare nei dintorni del ceppo sbriciolato ogni tipo di fungho patogeno e insetti nocivi del legno quali ad es. gli Scolitidi che sono tra l'altro i principali vettori di crtittogame.
Saluti Luciano
Per l'anonimo delle 9:15 credo che il lavoro che dice lei, quello che viene eseguito in questi giorni nel parco, non sia diretto ne seguito dal Sig. Luciano Benedini. Per quanto riguarda il sig. Luciano Benedini c'è un detto molto noto " chi si loda si imbroda"
RispondiEliminaForse sono anche un pò masochista,ma i commenti
RispondiElimina..... mi intrigano di più di quelli favorevoli e obbiettivi.
Per rispondere al solito Anonimo delle 11,02,io non possiedo nessuna squadra,il lavoro di estirpazione delle piante che si stà eseguendo adesso,è di competenza della ditta Ferrari,che tra l'altro lo fa molto bene,esattamente come gli è stato commissionato dall'Azienda Terme e suggerito dall'Ufficio fitopatologico della Regione Lombardia.
Il sottoscritto ha contribuito a redigere questo piano "ricupero del parco" pianta per pianta,per cui l'anonimo che mi cita è male informato,o vuole semplicemente fare polemiche.
Io non mi sono mai lodato,faccio il mio mestiere gratuitamente perchè vorrei che il parco ritornasse ad essere quello che era anni fà.Ed il fatto che abbia messo a disposizione delle Terme le mie competenze di oltre 40 anni
non è lodarsi,come dice Lei ,ma semplicemente darsi da fare con i fatti e non solo a parole come continua a fare Lei.
La saluto Luciano
ma com'è permaloso lei...
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