domenica 19 giugno 2011
Ancora sui cinghiali
Mi viene da pensare che sul tema dei cinghiali girino interessi molto forti e poco chiari.
Nell'intervento della LAC si parlava della soppressione "selettiva" di alcuni capi per diminuire il numero degli animali e da quello scaturivano degli interrogativi su quanti e dove venivano uccisi.
Ora mi è stata data una petizione firmata da oltre 240 cacciatori della nostra zona: in essa si evince che ci sarebbero due categorie di cacciatori, quelli di serie A e quelli di serie B. I primi possono cacciare i cinghiali organizzandosi in squadre, i secondi no. Il tutto a fronte delle stesse spese e licenze venatorie. Chi mi ha dato la petizione, consegnata e protocollata in Provincia il 24.3.2011, mi dice che una squadra può arrivare ad abbattere in una stagione anche oltre 200 capi e che ognuno di essi vale anche 500 euro. Da questi "dettagli" si può intendere che la posta, in questo argomento, è importante: non solo passione venatoria, ma anche denaro che ruoterebbe fra chi alleva, chi immette (magari anche fraudolentemente), chi caccia, chi vorrebbe cacciare e non può.
Sarebbe bello che gli organi di stampa della nostra zona si interessassero un poco di questo argomento e cercassero di dare un contributo di luce su un mondo che alla maggior parte delle persone è assolutamente sconosciuto ed estraneo, ma forse è più semplice dare le notizie di macchine che travolgono il cinghiale messosi improvvisamente in mezzo alla strada.
Questa a seguire la lettera-petizione presentata in Provincia (cliccare sopra 2 volte per ingrandire)
Al momento questa petizione non ha avuto risposta.
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