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mercoledì 7 settembre 2011

Shared Earth, il "più grande" community garden del mondo


Una iniziativa singolare, ma poi non tanto.
Una sorta di e-mezzadria, un sistema per far incontrare chi ha la terra e non la coltiva con chi vorrebbe coltivare terra e non l'ha.
Leggo queste notizie su Eco della Città
Creare una piattaforma on-line per far incontrare chi ha la terra con chi ha il tempo e le conoscenze. E’ l’obiettivo di SharedEarth, un sistema che permette di pubblicare due tipi di annunci: “Ho la terra, cerco un giardiniere”, “sono un giardiniere, cerco la terra"
Coma fare se si possiede un pezzo di terra ma non si ha il tempo per coltivarlo? E se invece si ha il tempo ma non lo spazio? La soluzione si chiama SharedEarth.com , il più grande community garden del mondo. Una descrizione che rende bene l'idea del progetto: creare una piattaforma on-line per far incontrare chi ha la terra con chi ha il tempo e le conoscenze. In termini pratici il sistema ti permette di pubblicare due tipi di annunci: “Ho la terra, cerco un giardiniere”, “sono un giardiniere, cerco la terra”. Stabiliti in contatti iniziali tra gli offerenti, serve poi definire un piano condiviso di coltivazione, perché, come sottolineano i fondatori, è importante scegliere cosa coltivare, come dividersi il lavoro, i costi e, alla fine, i prodotti, il rischio di incomprensione, altrimenti, è sempre in agguato.

SharedEarth è un'organizzazione costituita interamente da volontari, accomunati tra loro dall'idea che giardino per giardino si possa cambiare il modo in cui produrre cibo e utilizzare la terra. Nata negli Stati Uniti, l'iniziativa si sta diffondendo rapidamente nel resto del mondo e le offerte non mancano anche sul territorio italiano. Come Gian, che possiede 300 metri quadrati di terreno nei pressi di Brindisi dove vorrebbe coltivare piante e fiori locali in maniera biologica, o Marco che cerca qualcuno con cui condividere i suoi 13 ettari a cavallo tra Forlì e Predappio.

Iscriversi a SharedEarth e pubblicare un annuncio non ha alcun costo, anche grazie al fatto che l'organizzazione è interamente costituita da volontari. Quello che accomuna tutti i partecipanti, collaboratori o membri della community, è la filosofia da cui il progetto ha avuto inizio: condividi la tua terra con qualcuno di cui ti fidi e ottieni gratuitamente frutta fresca, verdura o fiori.

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