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domenica 29 aprile 2012

Archivio Malaspina


Leggo su La Provincia on line  dello scorso 21 aprile di una manifestazione di cui, per la verità, non ho ben capito la sostanza e lo svolgimento. Da alcuni mesi mi sono peraltro dimesso dal consiglio del comitato pro Fondazione Eco Museo Palazzo Pedemonti Malaspina e quindi sono estraneo a quanto accade in argomento.



Torna l’Archivio Malaspina 

La mostra dal 5 maggio

GODIASCO. Archivio Malaspina: il primo documento in esposizione a copia di un documento di pergamena di straordinario interesse, datato 13 dicembre 1165, sarà esposto nella mostra intitolata...
    GODIASCO. Archivio Malaspina: il primo documento in esposizione a copia di un documento di pergamena di straordinario interesse, datato 13 dicembre 1165, sarà esposto nella mostra intitolata «Lombardi a Corleone. Documenti e cronache di una migrazione antica da nord a sud, di un incontro di popoli e culture nella Sicilia e nel Mediterraneo del Due, Tre e Quattrocento». I 388 faldoni dell’Archivio della famiglia Malaspina di Godiasco sono tornati alla loro sede naturale al Comune di Godiasco, la cui storia è strettamente legata alle vicende del Marchesato dei Malaspina. L’archivio sarà ospitato presso i locali della civica biblioteca di Godiasco, in spazi opportunamente dedicati, la prima fase dell’intervento si sta svolgendo a Pavia.
    Il giorno 5 maggio alle 11 ci sarà l’inaugurazione in videoconferenza nelle sedi degli Archivi di Stato di Palermo e di Milano, nel Salone Teresiano della Biblioteca Universitaria di Pavia. «Il Comune di Godiasco è orgoglioso di poter partecipare ad un evento culturale di così ampio respiro - commenta l’assessore alla cultura Monica Masanta -. L'archivio Malaspina è una realtà affascinante che riserverà molte sorprese agli studiosi per la varietà e la ricchezza del materiale conservato, per la maggior parte inedito. Il suo studio sarà utile non solo per l'approfondimento delle conoscenze della famiglia Malaspina, ma anche delle vicende che hanno coinvolto l'intero territorio. L'auspicio per il futuro è quello di riuscire ad avvicinare l'archivio anche al pubblico di tutte le età tramite iniziative simili a quelle del progetto ’I Documenti Parlano’, ideato per far rivivere i documenti d'archivio nella narrazione».
    21 aprile 2012

    2 commenti:

    1. Si, ma avendo 2 "biblioteche comunali" in quale delle due saranno "ospitati" i preziosi documenti?
      Hanno pensato ad un antifurto decente?
      Sarebbe inqualificabile custodirli senz gli opportuni accorgimenti!
      sig. Sorrentino, potrebbe sincerarsene lei?
      grazie
      giuseppe

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      Risposte
      1. Presso la biblioteca di Godiasco, quella sopra l'ufficio postale. Per la verita' io ero rimasto al fatto che l'archivio sarebbe arrivato a Godiasco dopo il trasferimento della biblioteca dalla sede attuale alle vecchie scuole medie. E dopo i lavori, nella sede attuale, per garantire una idonea climatizzazione e sicurezza.
        Per tornar al problema con una ottica generale, anche in questo caso appar la carente attivita' informativa della attuale maggioranza. Anche questa notizia, peraltro poco chiara, la abbiamo apprs dal giornale e non dalla amministrazione con, ad esempio, il sito intenet comunale. Ma questo e' un altro problema e fintanto che la popolazione non chiede con fermezza un forte cambiamento. .....

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